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Uscite al cinema dell’11 ottobre 2018

Fra le trame delle uscite al cinema questa settimana sono diverse le mete, più o meno ambiziose, alle quali ambiscono i personaggi. Che non sono sempre solitari.

Tanti scopi da raggiungere. Li trovate al cinema.

Oltre all’accumulo di denaro de Il banchiere anarchico di (e con) Giulio Base (in scena solo con Paolo Fosso), spiegazione d’una battaglia ideologica cinica e solitaria nelle sale già da mercoledì 10, ci sono il successo insperatamente ottenuto da Lady Gaga nel remake A Star Is Born, diretto a interpretato (come pigmalione in declino) da Bradley Cooper, la distinzione in un concorso di eloquenza a cui partecipa Camélia Jordana, preparata dal prevenuto prof Daniel Auteuil in Quasi nemici – L’importante è avere ragione (regia: Yvan Attal), e la verità ne L’apparizione (di Xavier Giannoli), dove il reporter Lindon, incaricato dalla Chiesa, indaga sulla visione d’una novizia.

Situazioni difficili (ma leggere) pure per Karin Viard, insegnante divorziata e possessiva ne Il complicato mondo di Nathalie (di David e Stéphane Foenkinos), e per la coppia Annandrea Vitrano/Claudio Casisa (I Soldi Spicci), promessi sposi che non temono di comunicare alle famiglie la loro separazione ne La fuitina sbagliata (di Mimmo Esposito).

Nel campo avventuroso abbiamo la declinazione animata moderna di Zanna Bianca (realizzata da Alexandre Espigares), sulle tribolazioni d’un lupo con vari padroni umani, quella parodistica di Johnny English colpisce ancora (di David Kerr), con il goffo agente segreto Atkinson (attorniato da Kurylenko e Thompson) chiamato a stanare un hacker, e quella sci-fi di A-X-L – Un’amicizia extraordinaria, che vede il giovane motociclista Alex Neustaedter (guidato da Oliver Daly) imbattersi in un cane-robot braccato dai suoi inventori.

A proposito di cacce: torna The Predator (firmato da Shane Black), con i feroci alieni (ancor più pericolosi) fronteggiati (anche) da Boyd Holbrook. Purtroppo, sono vere le persecuzioni rievocate dal doc 1938 Diversi di Giorgio Treves, sulla vergognosa promulgazione delle leggi razziali.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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