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Uscite al cinema dell’1 novembre 2017

Le uscite al cinema della settimana richiamano atmosfere horror e misteriosi gialli. Spazio anche a qualche catastrofe, alla gioventù ed una sorpresa per i più piccoli

Settimana affollatissima per via del ponte. Uscite al cinema scaglionate.

Lunedì 30 arriva il doc di Bonni Cohen e Jon Shenk Una scomoda verità 2, sulla lotta contro il riscaldamento globale. Sei titoli per martedì 31. Dal giallo inglese (morte di un ricco capofamiglia) di Gilles Paquet-Brenner Mistero a Crooked House (cast capeggiato dalla Close), all’horror USA Saw – Legacy di Peter e Michael Spierig, ottavo capitolo delle nefandezze del defunto killer Tobin Bell. Dallo svedese Mr. Ove (alias Rolf Lassgård, diretto da Hannes Holm), su uno scontroso ma generoso signore, al francese Il mio Godard, in cui Michel Hazanavicius ricostruisce la contestazione attraverso la figura del controverso cineasta (qui Louis Garrel). Dall’anime nipponico Mazinga Z – Infinity di Junji Shimizu (il mitico robot vs. le rinate forze del male) all’italiano Finché c’è prosecco c’è speranza, che vede Battiston (guidato da Antonio Padovan) indagare su uno strano suicidio.

Ulteriori titoli per le uscite al cinema di mercoledì 1. Un paio di catastrofici: Geostorm (con Butler coordinato da Dean Devlin), sul collasso di un sistema satellitare per regolare il clima, e Gli asteroidi (di Germano Maccioni, con partecipazioni di Delbono e Caselli), su due ragazzi pericolosamente annoiati durante un minaccioso fenomeno astrale.

Ancora gioventù in Non c’è campo di Federico Moccia (con Incontrada), su una gita scolastica marchiata da black out telematico (panico!); in Gifted – Il dono del talento di Mark Webb (con Chris Evans zio premuroso di una bimba geniale che ha in precario affidamento); in My Name Is Emily (di Simon Fitzmaurice con Evanna Lynch che cerca di raggiungere il padre internato); nel cartoon di David Soren Capitan Mutanda – Il film, dove due discoli mutano il loro preside in inetto supereroe. Altra impresa per il partigiano Marinelli in Una questione privata, di Paolo e Vittorio Taviani: ritrovare l’amata in piena guerra.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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