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Uscite al cinema del 4 gennaio 2018: i primi film dell’anno

Prime uscite al cinema dell’anno! Avventure giocose e imprese supereroiche, sogni bucolici e cruda realtà, nascita di un orsetto e morte di un dittatore.

uscite al cinema

Prime uscite del 2018, tra storico e fantastico. Una trasversalità che attrarrà platee svariate.

In sala già da Capodanno, Jumanji – Benvenuti nella giungla è un sequel/remake nuovamente incentrato sull’imprevedibile gioco da tavolo che spedisce i giocatori (qui quattro studenti in punizione) in un paesaggio naturale irto di pericoli. Nei panni dei loro spaesati avatars Dwayne Johnson, Kevin Hart, Karen Gillan e Jack Black; regia di Jake Kasdan.

Da mercoledì 3 c’è il biografico Vi presento Christopher Robin di Simon Curtis, che spiega come lo scrittore inglese A.A. Milne tra le due guerre creò l’orsetto Winnie the Pooh e i suoi immaginari amici ispirandosi ai giocattoli del figlio. Domhnall Gleeson è l’autore di libri per bambini, Margot Robbie sua moglie.

Ci spostiamo al 1953 con l’ironico Morto Stalin se ne fa un altro, diretto da Armando Iannucci. L’imminente dipartita del tiranno russo scatena, dietro le quinte, un’avida corsa alla successione. Con Buscemi, Tambor, Beale, Riseborough, Isaacs, Friend, Considine, Palin e Kurylenko.

Un balzo in avanti di vent’anni, ed ecco Tutti i soldi del mondo, cronaca (firmata da Ridley Scott) del rapimento del nipote del petroliere J. Paul Getty (Plummer), il quale non intende pagare il riscatto; perciò la madre del sequestrato (Williams) e il capo della sicurezza (Wahlberg) cercano di risolvere la terribile situazione.

Vicissitudini diverse per Ludovico Girardello ne Il ragazzo invisibile – Seconda generazione, ancora di Gabriele Salvatores. Il nostro, alle prese con superpoteri e madre adottiva (Valeria Golino) e naturale (Kseniya Rappoport), scopre di avere una gemella (Galatea Bellugi). Nel cast Ivan Franek.

Dimensione relativamente fantasiosa pure nell’ungherese Corpo e anima di Ildikó Enyedi, dove Géza Morcsányi e Alexandra Borbély sono due colleghi che condividono lo stesso strano sogno, in cui sono una coppia di cervi.

 

 

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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