Si lotta nei film che giungono in sala questo week-end. E ci si immerge in epoche passate, non sempre da rimembrare con nostalgia.
Settimana di nuovi arrivi al cinema divisa tra spaventi e resilienza. Appropinquiamoci.
Oltre al comico-adolescenziale La rivincita delle sfigate (esordio alla regia dell’attrice Olivia Wilde, con ruoli per Sudeikis, Kudrow e Forte), in cui Beanie Feldstein e Kaitlyn Dever sono due secchione che a fine studi realizzano d’aver rinunciato inutilmente a divertirsi e cercano di recuperare, il secondo film in uscita mercoledì 21 è Il re leone in CGI firmato da Jon Favreau, dura maturazione del piccolo Simba allontanato dalla foresta con l’inganno.
Ancor più sinistro il clima dell’horror di Pupi Avati Il signor diavolo. Nel Veneto del 1952, tra interessi elettorali e credenze contadine, un funzionario ministeriale (Gabriele Lo Giudice) indaga su un omicidio commesso da un ragazzino (Filippo Franchini). Con Cavina, Capolicchio, Caselli, Bonetti, Haber, Roncato. Ricostruisce una realtà altrettanto cupa Charlie Says (di Mary Harron), vale a dire le manipolazioni criminose del farneticante Manson (Matt Smith) ai danni delle sue accolite – ci si sofferma sulle tre che parteciparono agli eccidi del 1969, qui Hannah Murray, Sosie Bacon e Marianne Rendón – nelle candide confessioni di queste ultime a una psicologa (Merritt Wever).
Pare più una vendetta il piano di Antonia Truppo in Pop Black Posta di Marco Pollini: impiegata sequestra cinque non irreprensibili clienti. Intanto Daniele Parisi, lasciato da Silvia D’Amico per una divergenza sull’argomento procreativo, girovaga per le case di amici e parenti nella dramedy L’ospite – Un viaggio sui divani degli altri (diretto da Duccio Chiarini, con Anna Bellato e Thony). I toni ridiventano seri per Wim Wenders e il suo Submergence, relazione tra una matematica (Alicia Vikander) e una spia (James McAvoy), subito separati dai rispettivi lavori, con l’aggravante che l’uomo è catturato in Somalia a insaputa di lei, impegnata sul Mar Artico.