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Uscite al cinema del 21 dicembre 2017 intonate al Natale

Uscite al cinema intonate al periodo festivo. Dal toro gentile al bimbo speciale, dallo scrittore in difficoltà alla signora battagliera.

Arrivano ancora film di Natale! Le uscite al cinema di questa settimana sono quattro proposte diverse e complementari.

La pellicola in cui si respira maggiormente lo spirito del periodo è Dickens – L’uomo che inventò il Natale. Dietro la macchina da presa c’è Bharat Nalluri, mentre a impersonare il grande scrittore vittoriano in un momento di crisi creativa e di difficoltà economica è stato chiamato Dan Stevens. Jonathan Pryce ne interpreta il padre spendaccione, mentre Christopher Plummer è l’immaginario avarissimo Scrooge del celebrato A Christmas Carol, la cui problematica genesi costituisce il nocciolo della trama.

Per i bambini c’è la rivisitazione – attraverso un cartoon digitale diretto da Carlos Saldanha – della storia di Ferdinand, massiccio toro spagnolo che ama la natura e non è affatto aggressivo, strappato al suo ambiente per combattere in una corrida. Missione: tornare a casa insieme ad altri amici animali.

Ulteriori avversità per Agnès Jaoui, protagonista della commedia 50 primavere, realizzata da Blandine Lenoir. Ha appena perso il lavoro e ha appreso che una delle sue figlie è in stato interessante; malgrado il supporto delle amiche, lo sconforto è aumentato dall’irritabilità recata dall’incipiente menopausa, ma ecco che si rifà vivo un vecchio amore (Thibault de Montalembert). Nel cast anche Pascale Arbillot e Lou Roy-Lecollinet.

Le difficoltà del piccolo Jacob Tremblay, invece, sono causate dalla Sindrome di Treacher Collins, una malattia che ha deformato il suo viso. Dopo alcune operazioni chirurgiche, comincia a frequentare, incoraggiato dai comunque preoccupati genitori Julia Roberts e Owen Wilson, una scuola, dove l’interazione con i coetanei lo aiuterà a crescere, e a distinguersi. Il titolo è Wonder, la regia è affidata a Stephen Chbosky. Buone feste!

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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