Una serata dedicata alla beneficenza e alla solidarietà, che grazie alla moda e ad un buona convivialità muta in festa. Questo è stato nella serata di domenica 9 Luglio l’evento Toghe sotto le Stelle presso il circolo nautico Costa Ponente
Una prima edizione fortunata e molto piacevole, quella di Toghe sotto le Stelle. Un evento pervaso dall’aria di festa e dalla magia di un defilé. Un momento d’aggregazione della classe forense, che ha voluto così chiudere l’anno d’attività. Ma, sopratutto, un’opportunità per prodigarsi nella beneficenza, destinando un aiuto economico concreto all’ASLTI (associazione siciliana lotta tumori infantili). Gli introiti dalla vendita dei biglietti sono stati devoluti interamente all’associazione. A quella cifra si è aggiunto un ulteriore ammontare frutto di donazioni libere di tutti gli intervenuti.
La serata è stata promossa dall’AIA (associazione italiana avvocati) presieduta dall’avvocato Giuseppe Di Stefano. E’ stata patrocinata dal COA (consiglio ordine avvocati di Palermo) ed organizzata nei minimi particolari dall’avvocato Marinì Badalamenti consigliera dell’AIA.
Al defilé hanno partecipato disinvolti magistrati, avvocatesse e divertiti avvocati. Un’esperienza nuova e eccentrica per molti di loro, un sogno che si avvera per altri. Un momento di divertimento puro per tutti.
Ad essere presentate in passerella le creazioni dello stilista Filippo Calì. Con la sua collezione Chalibis Couture, Calì ha concretamente rivelato il suo estro eclettico. Tessuti pregiati e dipinti a mano, duettavano sulla passerella con pizzi, lamé, decorazioni di tessuto a contrasto, plissettati, materiali di riciclo usati come fossero preziosi. Ad alternarsi tagli morbidi e artigianali di pura ispirazione italiana, ma anche contaminazioni retrò delicate e glamour stile francese o sofisticate all’americana. Calì asserisce, nel presentarsi, d’aver carpito gusti e ispirazione dalla moda internazionale contemporanea nonché dall’osservazione attenta del vestiario di sua madre.
La sposa di Calì, che ha chiuso Toghe sotto le stelle, indossava un’aderente tuta bianca, accollata e a maniche lunghe, dallo chiffon con una fantasia a grandi cerchi anni ’60. I pantaloni della tuta erano abbracciati da una fluttuante e leggerissima gonna di voile. Il tutto completato da un vistoso fascinator di roselline bianche. Una sposa del futuro, con un elemento richiamante l’immagine di Santa Rosalia. Un abito sposa che per molti dei fruitori sarebbe da relegarsi ad una cerimonia civile, ma che potrebbe invece imporsi quale trend per le nozze religiose del domani.
E poi ancora abiti da sera dalla vestibilità compiacente e confortevole, fiori all’occhiello per le signore desiderose di mantenere un’eleganza sobria senza però rinunciare ad un tocco sapiente di glamour. Di grande effetto scenografico, l’abito ampio in organza e tulle, completato da anticonvenzionali balze in splendente tessuto argentato sfoggiato dalla giurista e fashion addicted palermitana Flavia Maria Elena Cutrona.
Magnifico l’abito in seta e organza nera stile Dior, avvitato e con una imponente gonna a campana. Arricchito da guanti di seta bianca al gomito, fascinator ovale color panna e lunghi nastri a strascico, liberi sulla gonna come fossero ali. E’ stato indossato con estroso brio da un’avvocatessa, la quale ha rievocato l’allure gestuale dell’attrice Audrey Hepburn.
La maison Sarti Italiani ha invece dedicato spazio alla moda maschile. I signori giuristi hanno sfilato effervescenti, tra le ovazioni da stadio degli altri colleghi presenti, indossando eleganti completi dalla spiccata lavorazione sartoriale. Tessuti leggeri ma vividi (in linea con la stagione estiva) negli abiti monopetto, spesso costruiti su misura. Rifiniture accuratissime, come bottoni in corno o madreperla, per i modelli doppiopetto. Non è mancata la giacca da grand soirée con revers di raso. Si sono ammirati pratici gilet, cravatte essenziali e papillon ben più vivaci. Sulla passerella perfino un tight da sposo, con il suo protagonismo luminoso indossato da Giuseppe Di Stefano. A tutti gli uomini del parterre è stata donata da Sarti Italiani una cravatta.