Oggi, mercoledì 28 Dicembre 2016, saranno date alle scene presso il teatro Massimo di Palermo le ultime due repliche de Lo Schiaccianoci. Nella pomeridiana si esibirà il 2° cast, oggetto della recensione in questione.
Ultime due repliche presso il teatro Massimo di Palermo per Lo Schiaccianoci, notissimo balletto del repertorio russo imperiale, in questa sede nella coreografia dell’Etoile Giuseppe Picone.
Prende quest’oggi commiato un grande balletto, che ha registrato un vero e proprio record in quanto ad affluenza di pubblico per ogni singola rappresentazione e consequenzialmente lauti incassi; ma che è stato anche fonte di grande interesse da parte degli organi di stampa, così come degli addetti ai lavori (allievi delle scuole di danza e loro insegnanti nonché teorici del balletto) e ovviamente dei semplici appassionati e ballettomani.
Lo Schiaccianoci ha avuto la sua Prima, mercoledì 21 Dicembre 2016, con un I cast di tutto rispetto che comprendeva: lo stesso coreografo Giuseppe Picone quale Principe Schiaccianoci, la ballerina americana Ashley Bouder nel ruolo di Fata Confetto e la ballerina aggiunta del Massimo Jessica Tranchina nelle vesti di Clara. Già passato al vaglio della critica (nell’articolo cui rimanda il link http://www.vervemagazine.it/lo-schiaccianoci-illumina-teatro-massimo-natale-2016/) lo spettacolo ha poi replicato il 22, il 23 -in due rappresentazioni- e il 27 dicembre.
Nella serata del 23 dicembre, si è esibito un 2° cast. Il corpo di ballo, in primis, è apparso in quest’occasione decisamente più sciolto e sereno nell’attuazione coreutica. La “stitichezza” che alla Prima aveva caratterizzato il fisico divenire della danza ha ceduto spazio al danzare interpretando. I ballerini si sono, dunque, lasciati scivolare sulla coreografia tralasciando la sua manifesta rigida impostazione compositiva e giungendo, in questo modo, ad una ben diversa e nettamente superiore resa del tutto.
Perfetta la Clara di Michaela Colino, nella mimica forse meno infantile della Tranchina ma in definitiva più fluida e poetica nella danza, e soprattutto libera da qualsiasi coreutico timore reverenziale nei confronti del ballerino Emil Petrov Yordanov, suo affiatato partner Principe Schiaccianoci nel pas de deux che apre la scena nel bosco innevato. Buona la prova del succitato Yordanov; il solista del Balletto Nazionale di Sofia si rivela un porteur affidabile e un danzatore dall’intelligente tecnica muscolare.
Meravigliosa oltre ogni dire la Fata Confetto di Marta Petkova, Prima Ballerina del Balletto Nazionale di Sofia. Capelli rossi e tutù a ruota fucsia, l’affusolata Petkova ha sfoderato lirici port de bras e arabesque che dalle gambe sino alle punte dei piedi tendevano all’infinito. La ballerina ha lasciato che un sorriso soave accompagnasse la sua intera performance, dando così al suo personaggio la giusta credibilità onirico-fiabesca. Precisa e aggraziata nei virtuosismi di pas de deux, variazione e coda del atto nel regno di Confiturenburg, la Petkova ha sfoggiato una tecnica di punte disinvolta e agile mista ad ineludibili doti naturali, brillando di luce propria e ricevendo dal pubblico meritatissimi lunghi applausi.