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Subacquea: scopriamone il fascino


10714509_1527980980772023_6742566721767744623_oCuriosi di superare la prova costume senza mostrare la pancetta o altri inestetismi non eliminati in palestra? Basterà indossare una muta e partecipare ad un buon corso di sub. Un bel modo di godere appieno della stagione estiva, regalarsi emozioni uniche e bruciare calorie è proprio la subacquea.

Come affrontare e prepararsi ad un corso subacqueo ce ne parlerà Gabriele Tiberio istruttore presso la scuola “Blue Aura Diving Club” di Monica Restivo, a Santa Flavia, in provincia di Palermo.

“La subacquea é un’attività sportiva bellissima ma assolutamente da non prendere sotto gamba”- esordisce l’esperto. “Il mondo sommerso é il luogo che ci permette  di realizzare uno dei più grandi sogni dell’essere umano : volare sott’acqua.  Immergersi, infatti, significa entrare in un mondo in cui le percezioni sono totalmente diverse rispetto a quelle che si hanno sulla terraferma. Siamo finalmente capaci di entrare in contatto con il nostro corpo in modo differente rispetto alla normale percezione, sviluppando una tale consapevolezza situazionale che ci permette di permanere letteralmente in uno stato di sospensione”. 

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Appena immersi ci ritroviamo subito in un habitat in cui noi siamo ospiti e in quanto tali é doveroso seguire delle regole per la sicurezza in immersione , come se si trattasse di una vera e propria disciplina. “Usare attrezzature in buono stato, immergersi sempre almeno in coppia, rispettare la velocità di risalita e la sosta di sicurezza e seguire con attenzione un istruttore qualificato sono alcune delle regole fondamentali da imparare ad un buon corso di subacquea”- afferma Tiberio.

Queste nozioni permetteranno proprio a qualsiasi tipologia di persona di poter godere di questa fantastica esperienza. “La subacquea ricreativa permette praticamente a tutti di andare sott’acqua. Dal bambino alla persona avanti con l’età fino alle persone in evidente sovrappeso. Anche le persone diversamente abili possono conseguire il brevetto con i dovuti adattamenti e corsi specifici”- continua l’esperto – “anche se é ovvio che la persona allenata troverà meno difficoltà , perché le 10333668_10204787409827827_7884692617382071367_oattrezzature hanno comunque un peso e bisogna essere in grado di trasportarle fino al punto d’ingresso in acqua o all’imbarcazione che ci accompagna, questo spesso in condizione di caldo estivo e con la muta addosso”.

Una preparazione formata da nuoto, per cominciare ad abituarsi a stare immersi in acqua, ma anche un allenamento in palestra mirato allo sviluppo muscolare delle gambe e della schiena, due gruppi muscolari spesso utilizzati per muoversi in acqua a maggior ragione se con addosso bombole o cintura con i pesi.

Conclude Gabriele Tiberio con dei consigli .“Anche se un immersione non é una maratona, ma più una passeggiata sul fondo del mare, le raccomandazioni che do sono le stesse che si darebbero agli sportivi prima di una competizione: idratarsi bene prima e dopo l’immersione con dei sali minerali o anche con della semplice acqua ed evitare di fumare e di bere alcolici prima e dopo. Quindi l’aperitivo é sacro dopo una bella immersione, soprattutto in compagnia e davanti ad un bel tramonto, basta però non alzare troppo il gomito la sera prima per evitare il giorno dopo di entrare in acqua in condizioni pessime. Ricordiamoci che a mare non esistono taverne “.

vervemagazine

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