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Il Royal Circus abbraccia la città Palermo

Il Royal Circus dei fratelli d’arte Dell’Acqua è ospite della città di Palermo e ha montato il suo enorme tendone in viale dell’Olimpo, all’angolo con via Petrini. Lì dal 3 dicembre al 29 gennaio del 2017  il circo Royal darà i suoi grandiosi spettacoli.

5_il-san-bernardo-serena-nel-numero-la-carica-dei-101-con-listruttore-picardIl 2 dicembre 2016 il ROYAL CIRCUS ha offerto una gustosa anteprima, sebbene ad organico ridotto, dello spettacolo regolare (che di norma è lungo 2 ore e 15 minuti).

Presente la stampa, associazioni e comunità che si occupano dell’accoglienza  e tutela  di bambini, ragazzi e donne provenienti da ambienti disagiati e difficili  (tra gli altri Smiles Team, Donne insieme associate, la Cooperativa l’Albero della vita, Crescere insieme, Dialoghi onlus – Comunità Lucerna, Buon Pastore onlus e la cooperativa La Grande Quercia – Comunità Germoglio).

Altri spettacoli gratuiti saranno poi, durante il soggiorno del circo a Palermo, dedicati ancora ai più bisognosi. Ma il circo opera altresì in case di riposo ed ospedali pediatrici, con visite e mini spettacoli di intrattenimento volti a donare sorrisi ed alcune ore lievità.

Come ci tiene a specificare Elder Dell’Acqua, in arte Clown Ridolini, “Il nostro ècon-il-clown-ridolini uno splendido lavoro perché ci rende in grado di infondere  buonumore e serenità nei cuori di coloro ai quali ci rivolgiamo. La risate del pubblico sono per noi un balsamo, poiché esprimono purezza e sincerità!”. E continua: “Le esperienze d’intrattenimento negli ospedali pediatrici, tra bimbi malati di leucemia o di tumore sono le più gratificanti. Sapere d’aver alleviato il cuore di un bimbo spaventato, per mezzo di una battuta bislacca o di un semplice sketch, è per me la più grande delle soddisfazioni.”

A tal proposito, Elder Dell’Acqua “Clown Ridolini” nell’aprile del 2016, a seguito di una di queste magiche incursioni degli artisti del Royal Circus presso il reparto di pediatria dell’Ospedale San Giovanni Di Dio di Crotone saggiamente organizzato dalla ASP del luogo, è stato insignito di un attestato, in qualità di socio onorario, da parte del AIRC Regionale e dell’associazione E’ SOLIDARIETA’. «Conosciamo il dolore e, per questo, vogliamo donare un sorriso» ha concluso Elder Dell’Acqua.

La storia familiare di questo circo è una vera è propria saga, degna d’esser raccontata.

Fondato negli anni ‘30 da Alberto Dell’Acqua ( figlio del capostipite Arnaldo, un ginnasta lombardo entrato nel mondo circense a seguito del matrimonio con la circense Matilde Travaglia) con il nome di Circo Impero, ebbe notevole successo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Il 31 dicembre 1943, mentre si trovava per motivi di sicurezza a Chieti, il circo venne colpito e distrutto da un violento bombardamento. Nell’offensiva perirono Berta, la moglie di Alberto e cinque de i loro otto figli. Si salvarono soltanto Marcello, ancora oggi nello staff, Oscar e la piccola Adriana. Alberto si risposò in seguito con Latina Di Iorio, dalla quale nacquero  ben sei figli. Dapprima  fecero i giostrai poi, nel 1958 decisero di riaprire l’attività circense: nacque  così “IL CIRCO DELLE SORELLE DELL’ACQUA“, che girando nel sud Italia, ebbe la fortuna di crescere sotto lo sguardo compiaciuto di Alberto. La famiglia Dell’Acqua intanto, si espandeva e si diramava. Marcello e sua moglie Rosalba Bianchini insieme a i loro figli aprirono un’attività propria ; l’attuale “Circo Acquatico dell’Acqua“. Mentre Loris sposato con Emanuela Bogino e Rudy con Matilde Dell’Acqua fondano, nei primi anni ’80, il “ROYAL CIRCUS“.

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Il Royal Circus è presentato da Denny Montico, addestratore e professionista in fatto d’animali e belve feroci.

Il circo conta ben 100 animali, fiore all’occhiello dello show, tra cui leoni e tigri, cavalli, dromedari, cammelli, zebre, watusi (bisonti africani), lama, una giraffa, coccodrilli, foche, struzzi, tartarughe giganti, pinguini e anche il mastodontico ippopotamo Rocky dal peso di mille chili.

Denny Montico, incalzato dalle domande sulloenrico-e-cavallo-nero stato degli animali nei circhi, ha così argomentato: “I nostri animali sono nostri colleghi nel divenire dello spettacolo. Loro amano la presenza dell’uomo“; e continua: “ciascuno dei nostri animali è nato e cresciuto nel mondo del circo, reintrodurli in natura significherebbe per loro la morte; l’idea dell’animale strappato al proprio habitat naturale è da sempre una leggenda metropolitana. Il mio circo offre agli animali ben 500 metri quadrati, nutrimento diversificato e specifico a seconda delle specie, cure d’ogni tipo e molte coccole“.

ippopotamoE poi apre una vera e propria filippica: “Le associazioni animaliste, spesso onlus, propongono di trasferire gli animali in loro strutture di “riabilitazione”  sovvenzionate dallo Stato, dunque con il denaro pubblico, con la promessa -peraltro impossibile secondo criteri biologici- della reintroduzione in natura. Ma, secondo la convenzione di Washingthon, gli animali vissuti in cattività non possono essere importati nei loro paesi d’origine. Q4_laddestratore-denny-montico-e-la-trapezista-e-antipodista-palermitana-ethel-biasiniueste povere bestie resterebbero, dunque in cattività, solo in mano ad altre persone a loro sconosciute che potrebbero anche fare loro realmente del male”.

Incalza: “Dietro ogni singola associazione animalista si cela un giro d’affari incredibile. Pensate che una tra le più note associazioni animaliste onlus -di cui non faccio il nome- quest’anno ha percepito 4 milioni di Euro dallo stato!” e conclude “nella Russia di Putin la caccia alla tigre Siberiana è stata liberalizzata, dopo che un esemplare selvatico ha ucciso un cacciatore; questa è la vera vergogna. Noi non siamo criminali, la nostra è una grande famiglia, una comunità multietnica che convive e lavora pacificamente viaggiando. I nostri bambini, quando rientrano da scuola corrono a giocare con gli animali, si occupano di loro oppure si esercitano agli attrezzi per intraprendere la professione circense“.

Anche lo zoo è stat2_la-ruota-della-morte-numero-del-duo-brasiliano-junior-lussena-e-marceloo aperto in anteprima, rivelando Rusell un esemplare maschio di Giraffa curioso delle stranezze dell’uomo e amante degli applausi e dei flash dei fotografi in stile Mariano Di Vaio, alcuni struzzi dispettosi e tigri e leoni dal ruggito facile.

Lo spettacolo del Royal Circus si è rivelato colmo di momenti esilaranti; è il caso dei pappagalli ammaestrati di Jane che vanno su mini monopattini o spingono mini carrelli della spesa, e ad alto tasso adrenalinico, come per i numeri di Ethel Biasini la fantasista del trapezio oscillante a ben quindici metri di altezza (l’artista è nata proprio a Palermo durante una tournée del Royal-Circuscirco) o del duo di focosi motociclisti brasiliani Junior Lussena e Marcelo che a bordo delle loro moto (dai colori della bandiera patria)  hanno roteato dentro la sfera della morte. I cani ( tra i quali un enorme danese, un bellissimo collie, slanciati dalmati, un placido sanbernardo, barboncini parecchio entusiasti e beagle liberali) hanno dato il meglio della loro intelligenza e socievolezza canina in un numero tra i più riusciti, ispirato al film Disney la Carica dei 101 con tanto di Crudelia DeMon in pelliccia e capelli bicolor. E per lo spettacolo integrale è facile presagire tanto altro ancora, di davvero estasiante.

Gli spettacoli saranno, due al giorno, da sabato 3 dicembre 2016 a domenica 29 gennaio 2017. Dal lunedì al sabato alle 17.30 e alle 21.00, mentre domenica e festivi alle 16.30 e alle 19.30. Visita allo zoo, domenica e festivi dalle 10 alle 13. Costi, riduzioni e altre informazioni sulla pagina Facebook www.facebook.com/Royal-Circus  o sul sito www.royalcircus.net o al 348/3161277 e 334/9691187.

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Enrico Rosolino

Enrico Rosolino apre il suo cuore al mondo delle arti alla tenera età di 2 anni, allorquando assiste alla proiezione cinematografica del lungometraggio animato di Walt Disney, Biancaneve e i sette nani. Ha inizio così un lungo percorso di scoperta e apprendimento nel variegato e sfaccettato mondo delle arti. Da piccolissimo si appassiona alla recitazione. Negli studi pone molta enfasi e impegno nelle materie umanistiche e, dunque, sceglie un liceo Classico. Durante l'adolescenza si diletta nella lettura ed interpretazione -a voce alta- dei classici greci. A 15 anni si avvicina concretamente al mondo della danza. Prende lezioni di balletto classico per 12 anni, e ad anni alterni segue dei corsi di danza moderna e contemporanea. L'arte coreutica diviene la sua più grande passione e territorio prolifico di ricerca. Si laurea allo STAMS di Palermo, e si specializza al DAMS di Bologna. Nel capoluogo emiliano affina e porta a più completa maturazione le sue conoscenze e il suo senso estetico e critico d'ambito teatrale. Viaggia molto, visita Parigi, New York, Londra, Barcellona, Copenaghen, Boston, Atene e molte altre città del mondo godendo di un approccio diretto e sentimentale con le di loro bellezze artistiche e culturali. Vive attualmente a Palermo e coltiva moltissimi interessi nei più svariati contesti. Da giugno del 2021 è iscritto nell'elenco dei giornalisti pubblicisti presso l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, per Verve si occuperà della rubrica dedicata al Teatro, alla cultura, e agli eventi dal vivo.

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