L’Odissea di Emma Dante e dei 23 allievi della scuola dei mestieri dello spettacolo al Teatro Biondo di Palermo, smitizzata e calata nella realtà crudele.
E’ l’Odissea di Emma Dante e di tutti e ventitré gli allievi della Scuola permanente dei mestieri dello spettacolo, quella che prende corpo sul palcoscenico del teatro Biondo Stabile di Palermo.
Il titolo Odissea a/r (andata e ritorno) è quanto di più orrendo si potesse affibbiare ad una siffatta opera teatrale dalla potente scrittura scenica collettiva e dall’impetuosa dinamica mimico coreografica spinta al limite della corporeità organica.
Il titolo è dunque riduttivo e forzato, mette fuori strada e nulla svela dello spettacolo.
Il viaggio avventuroso di Odisseo si perde in una narrazione vagheggiata e quasi sbeffeggiata, mentre il cuore dell’intera vicenda pulsa di contrasti ed empatia in quel di Itaca, l’amata patria, tra le mura del palazzo reale e nell’amoroso quanto soffocante nucleo familiare di Odisseo.
Odissea a/r è l’ennesimo brillante affondo della Dante alla storia come noi la conosciamo e all’istituzione della famiglia. Tuttavia, non si possono non lodare la perspicacia e la reattiva creatività degli allievi della Scuola dei mestieri dello spettacolo.
Questi ventitré ragazzi, benché non ancora perfettamente maturi da un punto di vista artistico, sono riusciti a lasciare un’impronta decisa alla messa in scena e alla riscrittura del testo senza farsi travolgere completamente dalla dispotica genialità della Dante.
Il corpus dello spettacolo presenta pertanto una sorta di faglia continua e lampante che divide l’attuarsi di Emma Dante, ormai riconoscibile e canonico seppur sempre straordinariamente efficace, da quello dei ventitré giovani artisti emergenti, che si tuffa a capofitto nel musical e nel varietà e ricava dalla personalità di ognuno di loro un originale assunto da spendersi nei termini del plot, così come dell’interpretazione singola e dell’armonizzazione del gruppo.
Dai giovani attori sulla scena sgorgano con naturalezza i personaggi dell’epopea Omerica; non sono simulacri di finzione, bensì visioni vivide della tradizione imbevute degli aspetti più truci della vita.
Così Penelope, prima vittima demente della sua stessa dolente speranza e poi opprimente mater familia piena di furioso rancore e priva di pietà; e Telemaco giovanotto bambino, desideroso di un padre che lo incoraggi a divenire parte integrante del fluire dell’esistenza, come in un “romanzo di formazione”, salvo poi esser ricondotto bruscamente al di sotto della sua ombra una volta che questi è tornato a casa.
La sensatezza animalesca dei nobili Proci si confronta con un Odisseo che alla viltà prepotente dell’astuzia antepone un romanticismo profondo alla Brad Pitt, indubbiamente un precedente inedito. Zeus, padre degli Dei, e così anche Atena, Ermes e la ninfa Calipso vivono di un’alterità orgiastica pregna di edonismo, sono come marionette distaccate e crudeli che si divertono con fili taglienti a torturare gli stessi umani che li hanno creati.
Odissea a/r replica ancora presso il teatro Biondo Stabile di Palermo il 4,5 e 6 Novembre 2016.
Gli attori in scena sono i giovani Manuela Boncaldo, Sara Calvario, Toty Cannova, Silvia Casamassima, Domenico Ciaramitaro, Mariagiulia Colace, Francesco Cusumano, Federica D’Amore, Clara De Rose, Bruno Di Chiara, Silvia Di Giovanna, Giuseppe Di Raffaele, Marta Franceschelli, Salvatore Galati, Alessandro Ienzi, Francesca Laviosa, Nunzia Lo Presti, Alessandra Pace, Vittorio Pissacroia, Lorenzo Randazzo, Simona Sciarabba, Giuditta Vasile, Claudio Zappalà. Gli elementi scenografici e i costumi de Odissea a/r sono della stessa Emma Dante, le luci di Cristian Zucaro, il suono di Gabriele Gugliara, mentre Sandro Maria Campagna ha collaborato alle coreografie.