Sin dall’antichità, cercando nel cielo le risposte ai propri quesiti esistenziali, l’uomo ha osservato il sole. E dunque si ha sempre avuto bisogno di lenti per filtrarne la luce. Tuttavia, come per molti altri capi d’abbigliamento maschili nati da una necessità, se si parla di occhiali da sole, c’è molto di più di quanto possa sembrare a prima vista
Leggenda vuole che a inventare il primo rudimentale modello di occhiali da sole sia stato l’imperatore romano Nerone, il quale era noto – oltre che per un’antiestetica barba – per aver sfidato il sole di mezzogiorno, filtrando la luce attraverso due smeraldi lucidati tenuti davanti agli occhi. Più tardi, nel XII secolo, i giudici in Cina indossavano lenti di quarzo fumé mentre interrogavano i testimoni per celare le proprie espressioni del viso. Data la difficile reperibilità di pietre preziose oggi, ecco sei stili classici di occhiali da sole per uomo da tenere in considerazione assolutamente.
Aviators
Si sono dovuti attendere gli anni Trenta del Novecento affinché gli occhiali da sole cominciassero a infiltrarsi nel mercato di massa. Il modello “a goccia” fu inventato per proteggere gli occhi dei piloti, durante la Seconda Guerra Mondiale, mentre volavano ad alta quota.
Pur essendo un prodotto della scienza, piuttosto che della moda, non ci volle molto tempo perché gli Aviators passassero dalla cabina di guida alla passerella. Tom Cruise in “Top Gun” (1986) è spesso l’iconico punto di riferimento per questi occhiali da sole, ma prima che con Maverick – il protagonista della pellicola appena citata -, il classico modello a goccia era diventato leggenda con Robert De Niro in “Taxi Driver” (1976) e Michael Jackson ai Grammy del 1984.
Questo modello si adatta al meglio con i visi quadrati e, data la sua forte identità pop, dà del proprio meglio con combinazioni stravaganti e di grande impatto. Un abito blue navy indossato con una t-shirt bianca e Aviators dai colori vivaci è invece una soluzione classica, versatile e di gran gusto. Da evitare: non indossarli con un look di ispirazione sfacciatamente anni ’70, l’effetto “festa in maschera” sarebbe dietro l’angolo.
Lenti tonde
Se si parla di lenti tonde, gli esempi sono vari e innumerevoli. Alcuni decisamente di grande stile (Samuel L Jackson, Steve Jobs, Stanley Tucci), altri invece meno allettanti (Ozzy Osborne, Harry Potter, “Dov’è Wally?”). Ma colui che ha fatto degli occhiali da sole a lenti tonde un’icona senza tempo è, senza dubbio, John Lennon. Nonostante inizialmente si rifiutasse di indossarli – pensava non fossero “abbastanza cool” per una rock star -, si lasciò conquistare dal loro fascino vintage. Simili agli occhiali utilizzati dai monaci per leggere i manoscritti, divennero leggenda quando Lennon si presentò sul celeberrimo palco di Woodstock indossandone un paio.
Il grande punto di forza di questi occhiali da sole è loro versatilità per quanto riguarda lo stile. Sono classici e moderni allo stesso tempo, dallo spirito giocoso e capaci di conferire un aspetto alquanto serio. Se il tuo guardaroba è caratterizzato da toni neutri e un certo minimalismo, tieni in considerazione lenti scure e montature chiare a contrasto o scure ton-sur-ton. Per un vero tocco di stile, prova una montatura leggera in tartaruga con lenti scure sfumate. Gli occhiali da sole a lenti tonde sono adatti a visi quadrati e ovali, dall’aspetto spigoloso.
Lenti squadrate
Parlando di lenti squadrate, esempi famosissimi sono Michael Caine and Jack Nicholson negli anni Cinquanta e Sessanta. Proprio per questo affascinante retaggio, Saint Laurent e Tom Ford hanno prodotto occhiali da sole dallo stile più squadrato negli ultimi anni. Un modo per mantener vivo il gusto “vecchia scuola” è sceglierne un paio in tartaruga e lasciarsi travolgere dal loro fascino che guarda alla Riviera Francese dei tempi d’oro.
Clubmasters
Malcolm X, Lyndon Johnson e il colonnello Sanders. Questi uomini hanno cambiato il mondo – ok, forse l’ultimo di loro no – e hanno favorito a rendere immortali i Clubmasters. Questo modello di occhiali da sole sono caratterizzati da una montatura superiore spessa e un sottilissimo bordo metallico tutt’intorno alle lenti. Ray-Ban già dominava il mercato degli occhiali coi Wayfarers e gli Aviators, quando l’azienda Shuron inventò nel South Carolina questo modello negli anni Quaranta, dandogli in nome Browline. Questo spiegherebbe come mai il marchio a cui oggi viene più diffusamente associato impiegò diversi decenni prima di riuscire a ribattezzare questi occhiali da sole col nuovo nome Clubmaster.
Il design è diventato il più comune di tutti durante gli anni ’50 e gli inizi degli anni ’60, probabilmente grazie al fatto che essi si adattano a una vasta gamma di uomini – dalla forma del viso ovale, triangolare, tondo e quadrato – e sono ancora uno dei modelli di occhiali da sole più popolari. Per portare il tuo look a un livello successivo, ti suggeriamo di abbinare eventuali accessori metallici – come l’orologio – al tuo paio di Clubmaster, oppure scegli una cravatta i cui colori richiamino i toni dei dettagli metallici degli occhiali.
Wayfarers
Questo modello è considerato nel mondo degli occhiali da sole quello che i 501 rappresentano per il mondo del denim: il massimo simbolo di ciò che è cool e moderno e che trascende ogni era e moda. Negli anni Settanta, giusto una ventina d’anni dopo la loro introduzione sul mercato, i Wayfarers sembravano essere scomparsi. Fortunatamente, circa un decennio dopo, Ray-Ban firmò degli accordi affinché questi occhiali da sole comparissero in numerosi film, come “The Breakfast Club” (1985), ristabilendo la loro popolarità.
Basti guardare la diversità delle persone che non hanno saputo rinunciare a questo modello – da Bob Dylan a Jude Law, passando per Andy Warhol e Robert Pattinson – per comprendere la versatilità dei Wayfarers.
La semplicità della montatura e lo stile immediatamente riconoscibile di questi occhiali da sole ne hanno decretato la fortuna longeva. E il fatto che si abbinino praticamente a qualunque cosa è, naturalmente, un bonus.
Keyhole Nose
Letteralmente “naso a serratura”, data la particolare forma del ponte degli occhiali in questione. Nel 1968, un allora poco conosciuto Steve McQueen, indossava un comune modello Persol 714 nel film “The Thomas Crown Affair” e proprio così diventa uno degli esempi di occhiali da sole più classici di tutti i tempi. Certo, il fascino di Steve McQueen avrà contribuito al successo, ma la pionieristica montatura pieghevole di questo modello era simbolo di design e stile senza tempo, sin dalla sua nascita.
Questi occhiali da sole sono un dettaglio che la maggior parte degli uomini può portare, ma che conferiscono una certa individualità senza risultati esagerati o appariscenti. Montature in tartaruga con lenti verdi scure per un’originale scelta vintage, oppure con lenti blu per ricreare il look indimenticabile sfoggiato da Mr McQueen.