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Novità al cinema del 18 gennaio 2018

Dagli anni ’40 ai giorni nostri, tra orrori reali e immaginari. Sono comunque varie le proposte contenute fra le novità al cinema da questa settimana.

Le ombre del passato, del male, della fine e della disoccupazione incombono sui film al cinema. Con colorazioni distinte.

Iniziamo dalle vergogne della Storia. Si svolgono durante la Seconda Guerra Mondiale Un sacchetto di biglie di Christian Duguay e L’ora più buia di Joe Wright. Il primo, con Patrick Bruel, Elsa Zylberstein, Bernard Campan e Christian Clavier, illustra le vere vicissitudini di due coraggiosi e scaltri fratellini ebrei (Dorian Le Clech e Batyste Fleurial Palmieri) in cerca della famiglia durante l’occupazione nazista. Il secondo narra le tribolazioni del neo-Primo Ministro Churchill (Gary Oldman), non più giovane, durante l’avanzata tedesca: cedere o lottare? Con Kristin Scott Thomas, Lily James, Scott Mendelsohn e Stephen Dillane.

Di situazioni tremende tratta pure l’indonesiano Marlina – Omicida in quattro atti, diretto da Mouly Surya. Protagonista è Marsha Timothy, che si prepara a seppellire il marito e si ritrova in casa un gruppo di sconosciuti che sta per violentarla e depredarla. La donna pianifica una reazione. Di orrori più astratti si occupa il quarto capitolo di una famosa saga, Insidious – L’ultima chiave. Il regista è Adam Robitel, tornano Lin Shaye (la parapsicologa comunicante con l’aldilà che vuol risalire alle origini delle sue capacità), Angus Sampson e Leigh Whannell (bonari esperti del paranormale).

Restiamo negli USA per la trasferta di Paolo Virzì, Ella & John (The Leisure Seeker). I nomi del titolo si riferiscono a un’anziana coppia (Helen Mirren e Donald Sutherland), non più in salute e perciò decisa ad affrontare un nostalgico viaggio in autostrada sul suo vecchio camper. I problemi di Fabio Rovazzi nella commedia Il vegetale (firmata da Gennaro Nunziante), invece, sono legati alla mancanza d’impiego. Ma arriva la curiosa occasione di riscatto, soprattutto agli occhi dei familiari. Con Luca Zingaretti e Ninni Bruschetta.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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