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Novità al cinema – le uscite del 16 novembre 2017

Fra le novità al cinema di questa settimana una truppa di supereroi e tantissima immaginazione. Ma anche faccende molto, molto serie.

Settimana piena di fantasia e bruschi ritorni alla realtà. In ordine.

Nei primi cinque titoli c’è varia immaginazione. Oltre al cartoon di Enzo D’Alò Pipì, Pupù e Rosmarina in Il mistero delle note  rapite (tre bestiole salvano il tradizionale concerto estivo), c’è il fumettistico Justice League di Zack Snyder, con Batman (Affleck), Wonder Woman (Gadot), Flash (Miller), Aquaman (Momoa) e Cyborg (Fisher) uniti contro una minaccia.

Anche The Broken Key e Agadah (uno di Louis Nero, l’altro di Alberto Rondalli) flirtano con il fantasy. Il primo, in cui recitano Hauer e Lambert, parla di un dotto (Andrea Cocco) che studia una complessa simbologia in un futuro senza carta; il secondo (con Mollà, Haber, Boni…) narra del viaggio semi-fatato d’un ufficiale borbonico (Nahuel Pérez Biscayart) nel 1734.

Pure l’eccentrica 17enne (Matilde Bundschuh) di I’m – Infinita come lo spazio (regia di Anne Riitta Ciccone) si astrae nel talento per il disegno. Arti visive? Ne abbiamo nel cileno Lezione di pittura (di Pablo Perelman): un farmacista (Daniel Giménez Cacho) s’accorge, negli anni ’60, del dono di un ragazzino.

La Storia irrompe poi ne La signora dello zoo di Varsavia di Niki Caro, con la Chastain che nasconde gli ebrei nelle gabbie per animali. Dramma vero è inoltre quello di Andrew Garfield e Claire Foy nel debutto di Andy Serkis Ogni tuo respiro, vicenda d’un vispo giovanotto che rimase paralizzato un sessantennio fa, e reagì.

Si parla addirittura di coma – ma con leggerezza – nell’autobiografico The Big Sick, dove il pakistano Kumail Nanjiani (guidato da Michael Showalter) ripercorre l’osteggiata relazione con la fidanzata (interpretata da Zoe Kazan). Ancora catatonia ne La casa di famiglia (di Augusto Fornari): quattro fratelli (Guanciale, Gioli, De Rienzo, Fresi) decidono di vendere la villa del padre (Diberti), in stato d’incoscienza; dopo l’atto l’uomo si risveglia.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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