“MORE” , il brand ideato dalla stilista siciliana Morena Fanny Raimondo, è romantico ed etereo. Ispirato alla bellezza di Palermo, conquista i siciliani tra moda e cultura.
Si chiama More il brand di alta moda della siciliana Morena Fanny Raimondo, stilista audace e talentuosa che propone abiti su misura per donne eleganti e sofisticate. La Raimondo, nata come costumista nel mondo del cinema e del teatro, dopo aver lasciato il lavoro presso un’importante società toscana, torna a Palermo per realizzare il grande sogno, dare vita al suo brand. “MORE” unisce moda e cultura puntando tutto su Palermo, sua città d’origine di cui è follemente innamorata. La sua ultima capsule collection, “Decadent flowers” , dalle linee sinuose e dai colori pastello, è ispirata alla sua terra e ogni abito prende il nome dai fiori delle sue ville e delle sue dimore storiche.
La stilista di MORE, intervistata da Verve, ci racconta di una città’ decaduta che spera di “rifiorire” attraverso la magia e la sobrietà dei suoi abiti che sono piccoli capolavori artigianali.
Morena, qual è il tratto distintivo di “More” e quale aspetto della tua personalità rispecchia di più?
More veste la donna contemporanea, con uno stile che si ispira al passato ma lo attualizza. Se dovessi scegliere un solo tratto distintivo sarei in difficoltà. Direi semmai che i tratti distintivi, al plurale, vanno dall’uso di materiali leggeri alle gonne fluttuanti, dalla schiena scollata alla vita segnata con nastri di gros grain – dove posso metto sempre delle tasche nascoste, perché lo smartphone è il nuovo must have -. Sono una persona semplice in fondo, ma credo anche estremamente femminile. Per questo amo l’eleganza discreta che può celarsi in un dettaglio. Per me una donna deve brillare. Quando disegno le mie collezioni, infatti, penso sempre a come esaltarla questa bellezza, perché oggi più che mai siamo alla ricerca di un desiderio, di un’aspirazione, noi donne. Per questo cerco di non creare mai semplici abiti. In una continua tensione all’ambizione direi che mi piacerebbe realizzare piccoli sogni.
Cosa spinge una donna in carriera, con posto fisso e stabilità economica, in un’epoca come la nostra, a lasciare tutto per nuovi progetti e un futuro incerto?
L’ambizione. L’ambizione a volere sempre di più da se stessi, di spingersi sempre avanti, che poi coincide anche con la filosofia di More; quel “moretobemore” nasce proprio da questo, dal desiderio di pretendere sempre di più. Per un creativo il processo è in continua evoluzione e l’ambizione, come la passione, più la alimenti più ti spinge in avanti facendo passare tutto in secondo piano. Quando ho dato le dimissioni, le ho date per un progetto più grande, più ambizioso. Ci vuole coraggio a lasciare un posto fisso, è vero. Ma se nel tuo progetto c’è la voglia di fare impresa, di creare una realtà a Palermo, non posso che augurarmi in futuro più scelte come questa, che creino opportunità di lavoro e di crescita. Perché il mondo è degli impavidi.
La tua collezione ci parla di una Palermo triste e decaduta, quale potrebbe essere secondo te il segreto per farla risorgere?
La decadenza di Palermo ha un fascino imparagonabile, per me è molto stimolante perché sinonimo di creatività. Palermo ci fa ricordare i fasti di un tempo che non ci sono più ma che sono alla base della nostra tradizione, della nostra storia. Attingere dal passato per guardare al futuro, questa è la chiave dell’ispirazione. Dare valore a tutto il meglio che c’è stato per farlo risorgere.
Un’ultima domanda, dai qualche anticipazione ai nostri lettori dei tuoi progetti futuri?
Proprio in queste settimane sto ultimando la collezione “bridal” che presenterò ad ottobre. Si tratta di una collezione molto ricercata. Posso svelarvi in anteprima che ho usato molto pizzo e tessuti stampati ton sur ton, e lavorazioni di applicazioni a rilievo. È una collezione che affonda la sua ispirazione ancora una volta su Palermo, in particolare sul liberty palermitano e su una donna che ha fatto la differenza. Si tratta di Donna Franca Florio. Per il prossimo anno invece stiamo lavorando ad una collezione esclusiva con un’artista siciliana, ma di questo è ancora presto parlarne.
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