Attrice di teatro, cinema e tv, Lorena Cacciatore è un’artista multiforme, diva e antidiva. ” Sono una donna contemporanea, sognatrice di cose belle”.
Romantica nello scatto di Barbara Ledda
Attrice intensa e poliedrica, Lorena Cacciatore è palermitana di nascita. E’ giovanissima quando, terminati gli studi, decide di trasferirsi a Roma per coronare il suo sogno. Tenace e con le idee chiare, diventa allieva dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Dopo aver recitato a teatro ed aver interpretato ruoli dinamici e variegati, esordice alla Rai nel 2009 nel ruolo di Eleonora Scaffidi in “Agrodolce”.
Il volto angelico e la bellezza romantica hanno sin da subito contraddistinto la personalità dell’attrice, che nel giro di pochi anni ha conquistato il cuore dei telespettatori. Protagonista di fiction di successo come Rosso San Valentino, Che Dio ci aiuti, Provaci ancora prof, il paradiso delle signore e Baciato dal sole, ha interpretato ruoli per lo più drammatici, come donne passionali, fragili e vulnerabili.
Lorena Cacciatore si svela a Verve Magazine in un ‘intervista esclusiva:” Vi racconto chi è Lorena e del mio amore, ritrovato, per la vita”.
Da donna a donna. Chi è Lorena?
Una donna contemporanea che con le donne di oggi ha in comune molti sogni e desideri. Una sognatrice di cose belle. Un’amante di scarpe col tacco. Una divoratrice di film, libri, sole caldissimo e cioccolato fondente.
Una donna determinata che sa cosa vuole e che con orgoglio siculo,testa alta e tanta positività va avanti per poterlo ottenere.
Sensualità ed eleganza vintage per l’attrice che ha origini siciliane
Trovo che fare l’attrice sia un mestiere alquanto eclettico. Cosa si prova ad interpretare ogni volta un personaggio diverso?
É necessario per chi fa questo mestiere potersi cimentare in vite sempre più differenti, lontane anni luce dalla propria. È una sfida e insieme la catarsi. Personalmente, essendo molto curiosa, non posso farne a meno. Le sfide che mi piacciono di più sono sempre quelle più difficili e toste, altrimenti mi annoio!
Sei un personaggio pubblico e spesso sei stata al centro di gossip e pettegolezzi. Che rapporto hai con la stampa? Come si riesce a dividere la vita privata da quella pubblica?
Beh, non credo poi più di tanto, in fondo ho una vita stimolante ma abbastanza normale. Non vado alle feste con i calciatori e non ho i K su Instagram. Oggi credo che alcune tipologie di stampa siano più interessate a questo.
Per le poche ma buone eccezioni invece ho avuto la fortuna di confrontarmi sempre con giornalisti che rispettano le persone al di là del personaggio, per cui ogni notizia uscita su di me è stata trattata con molta sensibilità. Come Vanity Fair, che ha trattato il mio problema dell’anoressia.
In alcune interviste, infatti, non hai mai negato di aver avuto problemi col cibo da adolescente. Ma come si riesce a risalire dal tunnel? Che consiglio daresti a coloro che stanno combattendo la sfida che oggi tu hai vinto?
Si, è stato un brutto incubo durato per molti anni della mia adolescenza. Devo ringraziare i miei genitori che hanno saputo affrontare con coraggio e delicatezza i miei disagi, l’immagine distorta che guardavo allo specchio ogni mattina. Hanno fatto in modo che la mia lotta verso la morte per essere accettata si trasformasse in una lotta per la vita. Mi hanno messo al mondo e mi hanno salvato la vita. A loro devo tante cose, ma soprattutto questa voglia, anzi, necessità di vivere e rispettare sempre la vita. Tutte le volte che sui miei social posto il mio hashtag #solocosebelle penso a loro che mi hanno insegnato quanto bella può essere la vita nonostante tutto, se sai guardare nel giusto modo!
In tantissimi oggi purtroppo vivono questa dolorosa battaglia, non ho un consiglio vero e proprio perché il lavoro degli esperti medici e psicologi è assolutamente più importante e utile di qualsiasi parola o consiglio che io possa dare. Li abbraccio con forza tutti quanti e li invito a guardare, cercare, trovare raggi di sole oltre le nuvole. Abbiate coraggio, amate e fatevi amare dalla vita, questa è l’unica ricchezza che abbiamo alla quale dobbiamo aggrapparci con forza tutti quanti!
Lorena cacciatore è una delle protagoniste de “Il paradiso delle signore”.
Sei siciliana di nascita, palermitana per precisione. Ma cosa ti piace della Sicilia? Qual è l’insegnamento che questa terra ti ha dato e che porti con te sul set della tua vita?
Amo la mia terra, il mio mare, il mio sole, i miei canti antichi, le mie strade un po’ liberty, un po’ barocche, un po’ arabe, un po’ tutto. Palermo è il melting pot del mondo e nascervi per un’artista è un grande dono e privilegio, perché seppur a livello inconscio la porti sempre dentro e quindi anche fuori. Anche vestendo ruoli di donne “del nord” che sono sempre i personaggi ( le uniche volte in cui ho interpretato donne siciliane sono state in Agrodolce Eleonora Scaffidi e l’anno scorso Santa Rosalia) che interpreto per la maggior parte delle volte, riesco sempre a immettere in ognuna di loro un angolo di Palermo. Non chiedermi come, mi viene semplicemente naturale e immediato farlo e credo dipenda unicamente dall’essere nata in questa città.
Svelaci qualche progetto futuro.
Ho appena finito il tour di Italiano di Napoli, uno spettacolo musicale diretto da Alessandro Siani con Sal da Vinci, Davide Marotta e lello Radice che è stato un grandissimo successo e che riprenderemo il prossimo anno.
Poi credo che in autunno andrà in onda una serie TV per Raiuno scritta da Ivan Cotroneo e diretta da Davide Marengo “Sirene” con Luca argentero, Valentina Bellè, Mariapia Calzone e molti altri . E poi la seconda stagione di “tutto può succedere” in cui vesto i panni di Gabriella l’insegnante di sostegno di Max. Insomma un bel po’ di cose belle!