E’ logo mania. Una complessa miscela di ironia, status, mancanza di status, in-joke e conoscenza della moda. Fà le cose giuste e sarai come Jonah Hill in Palace, ma se sbagli sembrerai tuo padre in coda da Supreme.
All’inizio del decennio, un eccesso di opinioni decretò la morte della subcultura. Per lo più, i giornalisti del rock bianchi e di mezza età si lamentavano del fatto che non vi fossero più stimoli, che il “fast fashion“, la mania del logo e Spotify stessero uccidendo il movimento giovanile. Affermando che tutti si vestissero allo stesso modo, in una qualche versione post-libertina di skinny jeans e t-shirt. Ma quell’individualità di cui avevano nostalgia era morta negli anni Novanta col Britpop.
Arriva dopo 8 anni, NME è morta, i ragazzi non si sono mai vestiti in modo più disparato e, come un maestro rinnegato, gli anni ’90 sono tornati ancora una volta. Mentre prima si aveva bisogno di un pò di conoscenza per distinguere all’occhio i fans dei Blur dai fans degli Oasis, oggi le style tribes vengono “pre-marchiate” e un logo ben esposto è un tratto fortemente identitario.
Abbracciando la mania del logo in un modo che non si vedeva dai tempi in cui Tommy Hilfiger vendeva in negozi all’infuori di TK Maxx, questo è un trend che chiunque può seguire, ma che allo stesso tempo richiede non poche precauzioni.
Indossalo con orgoglio e in bella vista
Parlando di marchi in vista, la prima cosa che viene in mente sono le t-shirt griffate. Gucci ha dato il via a questa tendenza – negli ultimi anni – con la sua iconica maglietta con logo. Anche se i brand di abbigliamento sportivo e di streetwear non hanno mai abbandonato questo trend, i marchi di lusso avevano imboccato la via del minimalismo negli ultimi anni, in quanto i clienti preferivano uno sfoggio più “discreto” del lusso.
Ma ciò non si rispecchia su Instagram, dove il logo fa decisamente la differenza! La t-shirt di Gucci, pur trattandosi di un marchio ancora molto costoso, lasciava che i consumatori acquistassero capi del marchio “più alla moda del mondo della moda” senza sborsare cifre a quattro zeri. Inoltre, tutti potevano vedere cosa avessi acquistato e dove. Etichette di alto e basso profilo seguirono l’esempio, ci fu una vera e propria mania per le stampe del logo enormi, sovradimensionate. E, in pratica, si paga un marchio per fargli pubblicità.
Assicurati dunque che il logo che indossi sia più di un’immagine semplicemente bella e scegli un’etichetta che si adatti al tuo gusto estetico ma anche al tuo stile di vita.
Come indossarlo? Tratta il logo nello stesso modo in cui si trattano le stampe. Uno alla volta e con cautela, altrimenti il tuo look sembrerà inghiottirti e indossare te, non il contrario. In più, dietro l’angolo si rischia sempre l’indesiderato effetto da tuta di pilota di F1.
Puoi eventualmente limitare l’impatto del logo con la stratificazione. Sotto una semplice felpa con cappuccio o una camicia aperta, il logo sulla t-shirt spiccherà senza risultare troppo invasivo.
Indossalo con ironia
Parola d’ordine: divertimento! Gucci si sta divertendo con la sua tipografia, dando alla luce un fenomeno pop tra i più interessanti nel mondo della moda di questi ultimi anni.
Per coloro che non hanno un conto in banca adatto ai prezzi di lusso, il mondo dello streetwear offre un’ottima alternativa. Si tratta di democratizzare i marchi e ciò che essi rappresentano. Li rende accessibili e rilevanti per la cultura di strada. Bowlcut Garms produce un certo numero di mashup di marca e Sports Banger ha rielaborato tutto, da Helly Hansen al logo di NHS e Nike.
I Brand da indossare per seguire il trend del logo:
Brand di lusso
GUCCI
Il nome Gucci si è quasi radicato nel lessico degli esperti di moda come sinonimo di moda stessa. È sinonimo di lusso, glamour e stile – che è probabilmente il motivo per cui le persone sono così entusiaste di sfoggiarne il logo sul petto.
La rispettata casa di moda italiana è stata una delle principali etichette di alto profilo a guidare la tendenza del logo. Ed è anche quella che si diverte di più. Scegli tra t-shirt stampate, felpe, borse, sneakers e molto altro, tutte dotate di un logo verde e rosso dal grande valore.
BALENCIAGA
Ci sono pochi marchi capaci di vendere un paio di semplici calzini decorati col proprio logo per poco meno di 100.00€. Balenciaga è uno di questi.
Da quando Demna Gvasalia di Vêtements – un uomo noto per il suo amore per i loghi audaci – ha preso le redini dell’etichetta di lusso spagnola, il branding non così discreto è divenuto il suo biglietto da visita. Pensa ai berretti da baseball ricamati che costano quanto un mese del tuo affitto, ai cursori da piscina a tema politico e a una miriade di cenni alla cultura pop.
OFF-WHITE
Se la tendenza del logo si deve basare sull’ironia, nessun marchio è un esempio migliore di Off-White di Virgil Abloh.
L’impronta di Abloh ha ricevuto elogi universali per il suo uso iconico del logo, del marchio, delle etichette – in particolare, il più recente sforzo collaborativo con Nike, “The Ten”. Dopotutto, non vieni nominato direttore creativo di una delle più prestigiose etichette d’alta moda sulla faccia della Terra – Louis Vuitton – se non sei capace di stare costantemente sulla cresta dell’onda.
Brand per lo Streetwear
SUPREME
Indiscusso re del logo, Supreme è ben noto per la sua capacità di mettere il proprio bogo (che è il “logo sulla scatola”, per chi non lo sapesse) su qualsiasi cosa – letteralmente, qualsiasi cosa – e fa in modo che la gente spenda tutti i propri risparmi senza pensarci due volte.
Quel logo bianco-su-rosso, immediatamente riconoscibile, è uno dei più celebri della moda, reso ancora più ambito da ambassadors di spicco e dalla quantità di denaro necessaria per accaparrarsi un capo Supreme.
PALACE
In meno di un decennio, l’etichetta londinese Palace è passata da marchio di skates alle vette della moda.
Il suo singolare senso dell’umorismo e il suo logo tri-ferg, progettato splendidamente, ne hanno fatto l’impronta distintiva per skaters famosi, intenditori di streetwear e fashionisti di tutto il mondo. Il logo e la scritta di Palace sono diventati comuni negli skate-parks come alle settimane della moda.
Brand di prezzo medio
TOMMY HILFIGER
Quando si tiene conto del revival degli anni ’90, non sorprende che il leggendario logo della bandiera di Tommy Hilfiger stia volando alto ancora una volta.
Tommy è stato un punto fermo nel mondo della moda 20 anni fa e, con un piccolo aiuto da parte dei rivenditori vintage della generazione social, è tornato in pieno vigore.
CALVIN KLEIN
Il fenomeno della mania per il logo è sempre stato merito di Calvin Klein. Quando una fascia elastica ha iniziato a far capolino dal bordo di un paio di jeans, è nata una leggenda. Calvin Klein ha così cementato la propria scritta inconfondibile come emblema di stile e sesso per gli uomini di tutto il mondo.
Oggi si tratta di più di una bella biancheria intima però. L’etichetta americana ha posato il proprio logo su t-shirt, felpe, tute sportive, scarpe, borse, rivendicando la propria affermazione come uno dei marchi leader nel trend del logo.
LEVI’s
Con poco più di una piccola linguetta rossa, cucita sulla tasca posteriore dei jeans per indicarne la provenienza, Levi’s non è mai stato un marchio famoso per il proprio uso intenso del logo. Tuttavia, negli ultimi anni, tutto è cambiato.
Molte delle offerte casual Levi’s sono ora caratterizzate dal logo sportivo del marchio, che ha fatto la sua prima apparizione alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984. Le sue t-shirt stanno diventando rapidamente iconiche come i loro “fratelli” denim, non c’è dunque motivo di temporeggiare oltre.
Brand per lo Sportwear
ADIDAS
Quando si parla di audacia del logo, i grandi marchi sportivi lo fanno da più tempo e più in grande. Il logo a trifoglio Adidas e quello a tre strisce sono diventati due dei modelli più riconoscibili nella storia del design.
Indossato come distintivo d’onore da eroi hip-hop come Run DMC negli anni Ottanta e star del Britpop degli anni Novanta, il logo Adidas è uno tra i più iconici di tutti i tempi e uno dei più facili da indossare.
NIKE
Il logo Nike non potrebbe davvero essere più semplice e proprio in questo sta la sua bellezza. Lo Swoosh – nome del logo – è uno dei marchi più reclamizzati al mondo.
L’etichetta sportiva nata nell’Oregon è famosa per aver posto il proprio logo su tutto, dalle t-shirt ai trackies, dalle scarpe da ginnastica ai calzini, rendendolo il modo perfetto per abbracciare la tendenza del logo esposto in bella vista, senza commettere passi falsi.