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Laura Brioschi , super modella “curvy”, si racconta a Verve

Un’intervista sincera e senza filtri alla scoperta di Laura Brioschi, curvy model ed influencer, che insegna alle donne come amare il proprio corpo, di qualsiasi taglia esso sia.

A qualcuno piace Curvy“: è questo il motto della bellissima modella “over 46” Laura Brioschi, mente e corpo del blog www.lovecurvy.com e madrina del calendario Beautifull Curvy 2016, creato da Barbara  Christmann per celebrare la voglia di vivere senza l’ossessione del peso e l’amore per delle sane e belle curve.

laura8Laura entra nel mondo della moda curvy un pò per caso : << Avevo circa 18 anni ed in molti mi dicevano “che bel viso, dovresti partecipare a Miss Italia” ed io mi chiedevo se mi prendevano in giro, dato che le ragazze sono molto magre, o non si rendessero conto.

Un giorno, in uno dei miei momenti in cui mi sentivo Wonder Woman, ricordai che nel negozio dove mi vestivo con mia madre della linea Persona dalla 44 in su vi erano delle modelle ed erano anche belle! Facendo una ricerca su internet , Elena Mirò e Marina Rinaldi erano i capisaldi della moda curvy italiana e così provai a mandare delle foto e ad offrirmi come modella e per fortuna per quel casting di ottobre 2008 mi chiamarono.

Su 800 ragazze fui proprio io ad essere scelta e lanciata sulle passerelle milanesi per la Fashion Week di Elena Mirò nel giro di due mesi. Un grande onore ed una grande scuola, dove Liliana Rolando, addetta alle modelle, mi ha insegnato a diventarlo: come camminare, come posare, i trucchi , ecc. Da li vari lavori et voilà ad oggi una discreta carriera da modella.>>laura12

Il mondo della moda sa essere molto spietato verso le aspiranti modelle. Diete ferree, lunghi digiuni pre-sfilata,misure spesso al di sotto dei canonici 90-60-90.

Le agenzie curvy sembrano comportarsi diversamente, abbiamo chiesto alla nostra super modella cosa si richiede alle aspiranti modelle Plus Size. << Armonia. Per un agenzia non vi sono rigidità estreme sulle modelle Curvy. Io collaboro da un anno con l’agenzia tedesca Brigitte e le mie curve vengono sfruttate a dovere perché il mercato Plus Size è molto più ampio che non in Italia. Le mie misure sono altezza 180 cm, seno 100 cm, vita 79 cm, fianchi 112 cm. In Italia lavoro come freelance, quindi libera professionista.

L’agenzia che consiglio a tutte le aspiranti modelle Curvy è Beautifull Curvy di Mirella Rosato ed in linea di massima ciò che i clienti richiedono in Italia è un’altezza tra i 174 e 182 cm, un seno dai 93 ai 108, vita da 73 a 86 e fianchi da 102 a 110. >>

laura13Negli ultimi tempi il dibattito sul confine che delinea un corpo formoso  da quello in evidente sovrappeso si è acceso più che mai, soprattutto alla luce della tendenza del mercato estero a presentare come “curvy” corpi femminili patologicamente segnati dall’obesità.

L’opinione pubblica è spaccata a metà. << Da una parte è un’ ipocrisia- afferma Laura Brioschi  dall’altra la loro salvezza, perchè ormai il termine “grasso” è visto solo in modo dispregiativo e non si può più cambiare (…) Per quel che mi riguarda curvy è naturalezza, bellezza, salute. Sono quindi anche le persone magre che smettono di essere ossessionate dal peso e si godono la vita nella taglia che è naturale per loro; nel mio caso io sono naturale in taglia 48. Per essere una 46 o 44 devo privarmi di troppe cose e non è naturale, anche se per conformazione resto comunque curvy (…) Questo per dire che per me curvy sono le belle forme, anche abbondanti ma non eccessive. Però, non riesco ad incriminare chi è in forte sovrappeso e si definisce comunque così, certo almeno chiamati Plus Size, però curvy è più bello. >>

Uno degli intenti di Laura è quello di far capire alle donne in eterna lotta contro il proprio peso che è un bene accettarsi per come si è, ma lo è altrettanto cercare di mantenere il corpo in salute.

Ed è laura6così che è nato un progetto molto interessante, soprattutto per le pigre croniche nemiche della palestra, dal titolo “Curvy fit“: dei video-tutorial su Youtube nei quali la modella esegue un programma di allenamento non finalizzato al dimagrimento ma al riprendere dimestichezza con lo sport .

<<Voglio mettermi alla prova, migliorarmi diventando più forte ed atletica rispetto al “panda pigro” che sono ora . Così, ho deciso di creare questi video di Curvy Fitness dove l’obiettivo non è dimagrire ma stare bene e migliorarsi! (…) Essendo io molto pigra non ho mai continuato del fitness per più di 2 settimane, ma se sono motivata sono certa di poterlo fare e se lo faccio sono davvero convita di migliorare visibilmente. Per questo invito tutte a provare, sono esercizi per diventare più forti, agili e toniche con delle gran belle Curve! >>

Tasto dolente per le ragazze formose è spesso il rapporto con gli uomini. Spesso le donne curvy si convincono di non piacere, di non essere all’altezza, sentendosi meno apprezzabili di quelle con un corpo magro.

La bellissima Laura Brioschi è super innamorata del suo uomo e lui di lei. La sua avvenenza non le ha risparmiato, però, un confronto con i chili in più. <<Il mio compagno non è uno di quelli a cui piacciono le donne in carne e quindi non era scontato gli che gli piacessi io. Lui la prima volta che mi ha vista ha detto ad una sua amica :”Che bella ragazza, perchè non dimagrisce?” Non lo accuso per questo, anzi lo stimo per il percorso che molto velocemente ha fatto.
laura1Trovo sia piuttosto normale e deve anche essere difficile quando hai vissuto nella parziale “perfezione” vedere il diverso. Come se io fossi sempre stata magra ed atletica e poi mi ritrovo con molta cellulite ed il sederone non proprio tonico, ci vuole un pò ad accettarlo, io stessa ci ho messo una vita senza nemmeno mai esser stata magra! CURVY IS NOT A CRIME , è solo una caratteristica!>>

Imparare a riconoscere un uomo da un semplice maschio è un’arte che spesso s’impara a caro prezzo, a costo di scottarsi più volte e di imbattersi in soggetti pronti a cambiare una donna, piuttosto che ad amarla per com’è e per come la si è conosciuta.

<<Lui non si è fermato-  racconta Laura Brioschi–  ha deciso di scoprire di più su di me, di portarmi a cena una volta, poi un’altra e non gli dispiaceva così tanto anche se mangiavo ed ero così. “Mi piace averti addosso” : è questa la frase che semplifica tutto. Gli occhi avevano avuto paura delle mie forme ma le mani, la pelle ed il corpo ne hanno tratto piacere e per un uomo passionale come lui è stato fondamentale.
Ora ci tiene che non mi lasci andare e non mi faccia imbalsamare dalla pigrizia, cosa che può capitare e non vede l’ora di fare un video di Curvy Fitness con me. Che bello!>>

Da questo grande amore è nato un progetto fotografico al quale la nostra super modella tiene laura4particolarmente ( foto in allegato all’articolo) . Laura Brioschi ha, infatti, posato senza veli coperta solo dal suo uomo, dimostrando di aver raggiunto un importante traguardo: amare il suo corpo.

Questa sicurezza e questa consapevolezza della propria bellezza sono, tuttavia, il risultato finale di un lungo e doloroso percorso personale, non di certo privo di ostacoli e momenti difficili.

<<Ho combattuto molto, auto- abbattendomi. Non sono mai riuscita a seguire una dieta equilibrata o a fare mezz’ora di sport tutti i giorni anzi, più ci provavo, più quando smettevo mi abbuffavo, rimpinzavo ammalavo.

 Ho sofferto di Bulimia, per la prima volta a 21 anni. Dopo una rottura ero così felice che mi era passato l’appetito, non mangiavo più (…). Ricordo il giorno in cui finì in un autogrill in direzione del lavoro dell’indomani. Mangiai due fette di pizza spessa, un gelato e dei biscotti tanto poi…
Però, qualcosa mi ha spinto a cercare su internet: i danni della bulimia , testimonianze di ragazze che da vent’anni non riuscivano a smettere, con denti logori ed esofago sempre irritato, uno schifo!Basta, volevo dire basta! Quel giorno feci outing. Lo dissi alla mia datrice di lavoro, per la quale ovviamente non ero in taglia e tornata a casa lo dissi ai miei genitori, la cosa più difficile.  “Bambina mia”- sembrava dire il laura9loro sguardo – “come hai potuto farti questo?” (…) Ho una bella famiglia. 

La Bulimia non ti lascia mai, anche se non arrivi a vomitare provi piacere ad abbuffarti sino a stare male, proprio per stare male, magari perchè qualcosa è andato storto. Finalmente ho trovato la pace >>

Guardando al futuro Laura Brioschi progetta una linea di costumi per donne dalla 44 alla 50 ed è attualmente impegnata in una campagna di sensibilizzazione verso la bellezza delle buone curve.

<<Ragazze, se l’amore si ferma alla forma, non è vero amore. Va bene l’attrazione fisica, essenziale perchè una vita senza sesso è davvero come una vita sempre a dieta…un inferno. Ma l’attrazione è anche mente, sintonia, non può fermarsi ad una taglia. A me ha fatto bene cancellare dalla mia vita queste persone, lo consiglio a tutti!>>

http://www.lovecurvy.com

Le foto sono state scattate dal fotografo  Giuseppe Circhetta

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Sabrina Gottuso

Classe '86, web content e social media strategist. Appena ventenne ho iniziato a lavorare per diverse testate giornalistiche on-line e cartacee, tra le quali il Giornale di Sicilia. Su Verve Magazine racconto la mia passione per la moda, per il lifestyle e do spazio alle storie più sorprendenti.

3 commenti

  1. Io sono curvy (taglia 42/44 ma essendo alta 1,60 credo equivalga alla tua 48) e ho difficoltà ad accettarmi.
    Sono stata rifiutata, trattata male e questo ha minato gravemente la mia autostima.
    Se un ragazzo prima mi dice di dimagrire e poi cambia idea, avrei il terrore che sta con me solo perché ha scoperto che ho un buon lavoro e guadagno abbastanza bene.

    • Sabrina Gottuso

      Carissima,
      sono l’autrice di questo articolo sulla splendida Laura Brioschi.
      La decisione di intervistarla è partita proprio dalla mia esperienza personale di ragazza curvy mai in pace con sé stessa.
      Quando ho scoperto la storia di questa bellissima modella, ho capito che il sentirsi “inadatti” deriva da noi stessi.
      Mi spiego meglio.
      Tanta gente è crudele, a cominciare dai diversi uomini che ti dicono “sei bellissima, ma forse con qualche kg in meno…”.
      Partiamo dal presupposto che chi pronuncia una frase del genere è solo un gran cafone. Lecito pensarlo, non lecito dirlo. Soprattutto se decidi di uscire con quella ragazza più e più volte, aggiungerei.
      Sorvolando sulla scelta (personalissima) di impegnare le proprie energie nella speranza che possano cambiare idea, ogni tanto capita anche che siano loro stessi a rendersi conto di avere delle semplici paure facilmente superabili. Rarità, ma accade.
      Il sentirsi inadatti, tuttavia, è un qualcosa che nasce da noi, dalle nostre insicurezze e dall’incapacità di saperci guardare dentro.
      Comprendere di essere molto più di una taglia, è un deterrente contro la crudeltà altrui.
      Sapere chi siamo, quanto valiamo e cosa abbiamo da dire permette, naturalmente, di difendersi dagli attacchi ingiusti.
      Ricorda sempre che nulla giustifica l’esser trattati male. Nessuno ha il diritto di farlo. Se accade, talvolta è anche perché noi lo permettiamo.
      Spesso, senza rendercene conto, concediamo agli altri il potere di farci del male.
      La storia di Laura ci insegna che lavorare sulla propria autostima permette di abbattere tante barriere. In primis, quelle che noi stessi ci poniamo nei confronti del mondo.
      Cerca di non fissarti sulla taglia. Se capisci che desideri un corpo più in salute, persegui con convinzione l’obiettivo ma fallo solo per te stessa. Se, invece, ritieni che il problema è altrui ed il tuo corpo ti piace, non cambiare. Qualsiasi cambiamento decidiamo di affrontare nella nostra vita dev’essere fatto perché siamo noi a desiderarlo. Non di certo perché per i ragazzi siamo troppo in carne o con altri “difetti”.
      Dopo aver lavorato su te stessa, compito faticoso e talvolta doloroso emotivamente, ti renderai conto che improvvisamente sparirà quella sensazione di sentirti inadatta.
      Ci sono tantissimi ragazzi lì fuori che amano le curve, che sanno trattare la propria donna come una principessa e che meritano le nostre attenzioni.
      Sii forte, non lasciarti schiacciare da persone che non ti meritano.

      Sabrina

  2. Mi chiedo però se lui avesse continuato a uscire con Laura se lei, invece di una modella (che guadagna bene) fosse un’impiegata precaria o una disoccupata.
    Vorrei sentire il parere di un uomo a tale riguardo.

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