Dalla fusione di materiali estranei tra di loro fino alla stampa tridimensionale, vi presentiamo l’arte di creare i vestiti in 3d di Iris Van Herpen.
Sculture che accarezzano il movimento del corpo: è così che potrebbero essere definiti i vestiti in 3d di Iris Van Herpen.
La giovane stilista olandese, classe ’84, è uno di quei talenti della moda che ha saputo sperimentare con curiosità le nuove frontiere della tecnologia, ponendola a servizio dello stile.
La designer ha uno stile eclettico e sperimentale, teso a fondere o ad accostare materiali insoliti quali l’acciaio e la seta, ombrelli rotti e calamite. Ma ciò che ha reso ancora più nota Iris Van Herpen è stata l’idea dei vestiti in 3d, stampati in tre dimensioni dalle sempre più comuni quanto precise stampanti 3d.
L’uso di una tecnologia così innovativa nel campo della moda ha concesso alla stilista di adattare alla stampa tridimensionale il suo personalissimo quanto accurato studio del movimento corporeo , conferendo anima agli abiti-scultura di sua creazione.
La Van Herpen non si è di certo servita dell’innovazione per saltare a piè pari il lavoro manuale, anzi. L’intervento delle sue sapienti mani è stato più che necessario al fine di ottenere dei vestiti in 3d da poter indossare con naturalezza.
Il guizzo innovativo della stilista nell’utilizzazione della prototipazione rapida con tecnologia di stampa 3d le ha permesso di ottenere un primato nella moda senza precedenti.
Non è un caso, infatti, che i suoi vestiti in 3d siano stati esposti lo scorso maggio all’ High Museum of Fashion di Atlanta nella mostra “Iris van Herpen: Transforming Fashion”.
Di tempo ne è passato relativamente poco da quando la stilista terminò gli studi all’Instituto ArtEZ di Arnhem, nei Paesi Bassi, per poi diventare stagista da Alexander McQueen a Londra.
“Trovo la bellezza nella formazione continua del caos che incarna chiaramente il potere primordiale della performance di natura“, afferma la Van Herpen nel descrivere la sua penultima collezione Motion Magnetico.
Hacking Infinity, una linea ready to wear della Fall\Winter 2015\2016, è un inno al Terraforming, l’ipotetico processo di modifica della biosfera di un altro pianeta affinché assomigli alla Terra.
“La forma sferica di corpi planetari e il simbolo di un infinito senza confini ‘hackable’ si dispiega davanti a noi in un flusso costante di forme mandala-like” spiega la stilista.
Il sentire stilistico fortemente geometrico e materico ha permesso alla Van Herpen di creare vestiti in 3d che siano frutto della collaborazione anche con architetti di grande calibro come Isaie Bloch , Irene Bussemaker , Zach oro , Stephen Jones , Rem Koolhaas e Russell Maliphant, solo per citarne alcuni.
La designer concettuale con i suoi vestiti in 3d ha aperto la strada a nuove frontiere della moda, decisamente futuristiche ma al momento non alla portata di tutti i giovani creativi. Il costo di una stampante tridimensionale per capi di moda?Circa 200.000 €.
Per conoscere meglio Iris Van Herpen ed i suoi vestiti in 3d visita il suo Sito web.