La nuova frontiera della pubblicità è costituita dagli Influencer, persone VIP oppure esperti di settore, che riescono ad influenzare i gusti d’acquisto degli ormai milioni di utenti del web. La più importante Influencer del web? Un’italiana: Chiara Ferragni
Negli ultimi tempi la pubblicità non passa più solamente dai tradizionali canali come televisione, radio oppure riviste. Il trend del momento è costituito dall’utilizzo da parte dei brand di personaggi del mondo dello spettacolo (quindi testimonial) oppure professionisti di vari settori (cucina, fotografia) che, tramite foto o post nei propri social network, riescono ad “influenzare” il pubblico, istigandolo all’acquisto di prodotti di grandi marche. Queste persone sono i cosiddetti Influencer.
Un Influencer possiede vari account in social network come Facebook, Instagram, Twitter, Youtube, Snapchat oppure un blog o un sito internet e postando foto in cui, ad esempio, sorseggiano una nota bibita gasata, indossano un capo firmato o cucinano con una nota padella in pietra, riescono ad influenzare i gusti d’acquisto degli ormai milioni di utenti del web.
Può essere un vip, un cuoco rinomato, un food blogger o semplicemente una persona di bella presenza che pian piano si è fatta conoscere tramite il proprio blog o profilo Instagram intrigante.
Le grandi marche hanno fiutato già da tempo questo mercato potenziale, tanto da investire ingenti somme di denaro in questa alternativa alla “tradizionale” pubblicità. Addirittura, sono sorte delle agenzie che si occupano solo di Influencer Marketing. Queste agenzie, prendendo una percentuale, mettono a disposizione un ventaglio di nominativi di personaggi più o meno famosi che, dietro compenso, regali firmati o vacanze gratis, sono disposti a sponsorizzare il prodotto nei propri profili social.
Ogni volta che l’influencer posta una foto o scrive un articolo nel proprio blog, le varie visualizzazioni ed eventuali like rappresentano clienti potenziali per le grandi marche. Ma perché i brand dovrebbero investire in questi like?
Il popolo del web, che ha deciso di seguire il profilo di un influencer, rappresenta un eventuale cliente già fidelizzato, perché si fida del giudizio dell’influencer, segue le sue storie ed i suoi gusti e quindi è molto probabile che acquisterà il prodotto consigliato. Inoltre, questa tipologia di pubblicità ha un costo molto basso rispetto alle colossali campagne pubblicitarie e se il centro d’interesse riguarda solo un piccolo target, i costi si abbassano ulteriormente.
Ad ogni modo, le grandi marche non si fidano del primo influencer che capita. Prima di fare un investimento attuano ricerche incrociate, comprovano l’ampio seguito, notano il comportamento tenuto con i followers ed i feedback che gli stessi danno.
In tutto ciò entra però in gioco anche la regolamentazione di questo nuovo business, visto che stà guadagnando sempre maggiori fette di mercato della pubblicità tradizionale. IgersItalia, l’Associazione Italiana degli Instagrammer, ha avviato un progetto insieme a professionisti del settore web ed avvocati per procedere ad una regolamentazione del fenomeno, per garantire trasparenza ed instaurare delle norme a riguardo, definendo legislativamente queste nuove figure professionali. Il 5 aprile 2017, infatti, è stato avviato il primo Comitato Scientifico Igersitalia, un organo con funzioni consuntive e di osservazione del mercato.
Un esempio tutto italiano di Influencer è la fashion blogger Chiara Ferragni.
Sono poche le persone che non la conoscono ma, per i meno informati, considerate che è la ragazza che ha ricevuto, alla vigilia del suo trentesimo compleanno, l’ormai famosa e romanticissima proposta di nozze sul palco dell’Arena di Verona dal fidanzato rapper Fedez.
La Ferragni, partendo da Cremona con un blog sulla moda, oggi conta 9,4 milioni di followers su Instagram, la proprietà di una società, la TBS Crew, una linea di scarpe ed accessori a proprio nome, un e-shop, una villa a Los Angeles, in cui risiede e milioni di dollari di fatturato all’anno. Figuratevi che, prima del suo ultimo compleanno, è stata inserita dalla rivista Forbes nella lista degli under 30 più influenti d’Europa.
C’è comunque da dire che la sua notorietà ed il suo successo non sono solamente farina del suo sacco. L’idea del blog, chiamato The Blonde Salad, è stata dell’ormai suo ex storico, Riccardo Pozzoli. Il ragazzo, durante una chiamata skype da Chicago, convinse la Ferragni della grande opportunità che avrebbe avuto aprendo un blog sulla moda, proprio lei amante delle grandi firme, seguace dei trend e con una carta di credito dall’alto saldo.
In pochi mesi il blog ebbe un grande successo, fino a far parlare di sé anche in giornali e tv. Iniziò parlando della sua vita tra Cremona e Milano, dove studiava Giurisprudenza alla Bocconi, delle lezioni universitarie, del fidanzato e della sua cagnolina Matilda. Postava foto con vari outfit, rispondeva a tutti i commenti, ringraziava i followers e dispensava consigli personalizzati.
Oggi, anni dopo il successo, TBS non è più un blog ma un sito ed un progetto imprenditoriale con tanto di fashion editor ed accounting and finance manager, in cui accanto ai consigli di moda ed articoli di lifestyle si può trovare uno shop online, con prodotti marcati Ferragni.
Il “Caso Ferragni” è stato oggetto di studio perfino presso la Harvard University e la Mattel ha creato una Barbie con le sue fattezze. Insomma una macchina che sforna soldi. Ah! Ricordate l’ex fidanzato Riccardo Pozzoli? Oggi è l’Amministratore Delegato della società e grande amico della Ferragni.
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