La cantante romana Paola Turci conclude a Palermo il tour instore dedicato al suo nuovo Album di inediti dal titolo “Il mio secondo Cuore”.
Paola Turci giunge a Palermo in un mite pomeriggio d’Aprile. E quando alle 18 in punto entra nella sala conferenze del grande magazzino Mondadori di via Ruggero settimo è radiosa. Sorridente ed elegante saluta affettuosamente il suo pubblico, che la acclama festante. I lunghi e setosi capelli nero corvino non nascondono il suo volto lungo e i tratti decisi, ne quella cicatrice pegno della tribolata estate del 1993. Collo fiero e uno sguardo intenso che abbraccia, malgrado quell’occhio destro un po’ “schiacciato” che dall’epoca dell’incidente ancora le arreca dei disturbi.
La Turci è davvero bellissima. E non si tratta di mera venustà, no. La sua è una beltà fulgida, matura e di carattere. Un segno, un messaggio di autocoscienza e accettazione di sé che si palesa per chi le sta intorno e la comprende. Con la sua persona, la sua sincera avvenenza, la Turci incarna letteralmente quel “Fatti bella per te” dalla nota canzone sanremese.
Nel presentare il suo nuovo Album “Il secondo Cuore” la Turci dice di trovarsi in un periodo Felice della propria vita. “Ho raggiunto un’età in cui posso ben dire di essere contenta di me stessa, mi voglio più bene e con me stessa sono in buona compagnia”.
Reduce dal suo decimo Festival di Sanremo la Turci commenta il suo brano “Fatti Bella per Te” asserendo che “l’atto di volersi rialzare dopo un momento difficile reca in sé una grinta fortissima e una bellezza immensa. Vi si ravvisa l’affetto e la fiducia in sè stessi. Ma anche un rinnovato slancio verso la vita e chi ci circonda. A questo pezzo sono arrivata attraverso un lungo percorso introspettivo – racconta infine- sfociato a sua volta nel libro Mi amerò lo stesso (Mondadori editore ndr) e nel omonimo monologo teatrale diretto da Emilio Russo e scelto per l’apertura della stagione 2016 del teatro Menotti di Milano”.
“Mi sono spaccata in mille pezzi e mi sono dovuta, nel tempo, riaggiustare. All’inizio mi nascondevo, occultavo il mio viso, mi negavo agli altri ma ciò mi pesava tremendamente, ben più di una cicatrice. Sentivo di non dovermi fermare lì. Da questa esigenza sono nate “Mi amerò lo stesso” e “Fatti Bella per Te”. Con coraggio sono riuscita a volermi bene, ad essere più centrata, più messa a fuoco. Ho tratto molto della mia bellezza da segni che sono apparentemente brutti”
Spronata dal suo produttore Luca Chiaravalli, la cantautrice ha raccontato d’essersi lanciata nell’affrontare tonalità insolite per la sua timbrica usuale (ben più acute). “C’era in me la voglia di comunicare usando tutti i registri vocali che avevo a disposizione.” A livello musicale, invece, il disco spazia agile tra le sonorità cangianti della musica elettronica, trascinando con sé la mitica chitarra di Paola Turci.
L’Album “Il secondo cuore” è stato definito dalla Turci “libero”.
“Ho composto insieme al Dj e produttore inglese Fink il brano “Sublime”. Pezzo dal sound contemporaneo ma fondamentalmente blues in cui canto in Inglese. Una canzone di cui vado orgogliosa poiché per Fink nutro una profonda stima. Per il testo de “Nel mio secondo cuore” mi sono affidata al sassofonista napoletano Enzo Avitabile. In questa canzone lui rintraccia magistralmente quello che è la musica per me, ovvero una casa.”
“Nelle mie memorie addirittura un bagno di casa, dentro il quale mi rifugiavo da bambina per suonare la chitarra guardandomi allo specchio.”
“All’attrice Anna Magnani nella sua struggente drammaticità mi sono ispirata, con la collaborazione preziosa della poetessa Giulia Anania, per scrivere il passionario testo in romanesco della canzone “Ma dimme te”. L’ho cantata in coppia con l’attore Marco Giallini. E poi ancora, tra i mie autori, voglio annoverare Niccolò Agliardi che ha scritto il brano “Combinazioni” ”
Prossimo singolo in uscita, dopo il successo di “Fatti bella per te”, sarà “La vita che ho deciso” scritta dalla Turci stessa. In questo brano una bambina sogna il suo futuro e lo immagina bello e felice. Ma è solo un volo pindarico senza rifermenti concreti, fino a quando ella non scopre la musica e la chitarra. Da quel momento un sogno da realizzarsi da un senso e sedimenta l’immaginazione astratta e il testo recita “C’è sempre bisogno di me più te”.
“Tra i miei prossimi progetti ci sono le date del tour estivo legato all’Album, che si arricchirà sicuramente di nuove tappe nel corso della bella stagione -svela infine la Turci- E poi spero in un tour da attrice teatrale con il monologo “Mi amerò lo stesso”, a cui tengo particolarmente e che tanto successo di pubblico e critica ha riscosso l’anno scorso a Milano. Infine l’11 Aprile a Bologna terrò un concerto insieme al trombettista Paolo Fresu il cui ricavato andrà alla fondazione Rava per sostenere i bambini vittime dei terremoti nel centro italia e del disastroso terremoto di Haiti.”
La Turci fa poi una riflessione sulla copertina del disco, che vede i due profili del suo volto ammirarsi concentrati l’uno di fronte all’altro.“Sono due parti di me, il destro colpito dall’incidente e il sinistro rimasto intonso. Due parti che prima si odiavano, erano disequilibrate e antitetiche. Ma che oggi finalmente si riappacificano, guardandosi con tenerezza, proteggendosi e consigliandosi.”
“Se un emozione ti cambia anche il nome, tu dalle ragione, tu dalle ragione. Se anche il cuore richiede attenzione tu fatti del bene, tu fatti bella per te. Per te, per te.” Tutti in coro, con Paola Turci e tanto sentimento.
Per le foto si ringrazia sentitamente Giuseppe Mazzola Photography.