Tante vicende al femminile in occasione della Festa della Donna. Però qualche volta le difficoltà si possono affrontare anche in due.
Perlopiù storie muliebri al cinema questa settimana, com’è ovvio. Con delle “intrusioni”.
Con Nome di donna Marco Tullio Giordana denuncia le molestie alle signore sul posto di lavoro. Impiegata in un’elegante clinica per anziani, Capotondi è bersagliata dal direttore Binasco. Inizia un difficile percorso. Con Cescon, Scandaletti, Storti, Asti.
Altre storie di rivalsa – e di segno diverso – sono Anche senza di te di Francesco Bonelli, Eterno femminile di Natalia Beristáin e Ricomincio da noi di Richard Loncraine. Il primo, con Myriam Catania in procinto di sposarsi con Matteo Branciamore e, una volta mollata, sostenuta dal collega maestro elementare Nicolas Vaporidis e dall’amico pornoattore Alessio Sakara, è una commedia sentimentale. Il secondo è dedicato alla scrittrice messicana Rosario Castellanos (qui Karina Gidi) e alla sua relazione con l’intellettuale Ricardo Guerra (Daniel Giménez Cacho). Nel terzo, sguardo ironico sulla vecchiaia con Staunton, Imrie e Spall, assistiamo alla rinascita di una quasi-anziana che, tradita, trova un nuovo slancio.
Passiamo alle coppie. I cabarettisti Nuzzo & Di Biase esordiscono alla regia e recitano in Vengo anch’io: aspirante suicida, ex-galeotta, disagiato e atleta fanno squadra (di canottaggio); tanti i camei. Spiazzati pure i coniugi altolocati di Benvenuti a casa mia (di Philippe de Chauveron), Clavier e Zylberstein: lui si dichiara pubblicamente pronto a ospitare una famiglia rom, che si presenta subito alla porta.
In due sono poi i protagonisti dell’horror irlandese calato negli anni ’20 The Lodgers – Non infrangere le regole di Brian O’Malley: i gemelli Charlotte Vega e Bill Milner subiscono le conseguenze di un’articolata maledizione. Azione solitaria, infine, per Willis nel remake di Eli Roth Il giustiziere della notte – Death Wish: dopo un’aggressione ai danni di moglie e figlia, si vendica di una banda di delinquenti.