Febbraio al cinema esordisce con dei personaggi che non intendono lasciarsi sopraffare.
Partiamo dalla fantascienza di matrice letteraria (moderna): La quinta onda di J Blakeson con Chloë Grace Moretz descrive una Terra invasa dagli alieni e il senso di protezione di una ragazza nei confronti del fratellino. Invece, sguardo al passato (all’origine ancora un romanzo, sebbene “deformato”) ma analoga “infestazione” per Burr Steers e il suo PPZ – Pride + Prejudice + Zombies, interpretato da Lily James, Sam Riley, Douglas Booth: un’invasione di morti viventi nell’Inghilterra ottocentesca costringe le sorelle Bennet a difendersi, menando le mani o brandendo le armi. Rimane posto per il romanticismo? Stesso secolo, ambientazione e assedio diversi nel western di Quentin Tarantino The Hateful Eight, dove, sullo sfondo di un rigido inverno, assistiamo alla contesa per una taglia (la condannata è Jennifer Jason Leigh) fra sette uomini: Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Walton Goggins, Tim Roth, Demián Bichir, Michael Madsen e Bruce Dern. Al paesaggio innevato potremmo allacciare facilmente il cartoon digitale Il viaggio di Norm di Trevor Wall, dato che l’orso bianco protagonista viene dal Polo Nord e si reca negli USA per fermare una speculazione edilizia; però quanto a sentenze di morte è possibile anche collegarsi a Remember di Atom Egoyan, che narra la vendetta dell’anziano Christopher Plummer, aiutato da Martin Landau e intenzionato a punire il nazista che sterminò la sua famiglia 70 anni prima. Periodi violenti sono rievocati pure da J.C. Chandor, che dirige Oscar Isaac (affarista immigrato alle prese con il crimine) e Jessica Chastain in 1981: Indagine a New York. Claudio Botosso e Desirée Noferini hanno altri tipi di conflitti in Seconda primavera di Francesco Calogero, incentrato su un architetto che ravvisa in una giovane marocchina una somiglianza con la moglie defunta.