Fine novembre, primi film da festività. E alcune dissonanze.
Babbo Natale non viene da Nord di e con Maurizio Casagrande narra di un immaturo prestigiatore e di sua figlia, aspirante cantante (Annalisa nel ruolo… della sua sosia). Nello stesso periodo si svolge Natale all’improvviso di Jessie Nelson, la quale coinvolge Diane Keaton, John Goodman e Seyfried, Tomei, Arkin, ovvero una famigliola sotto l’albero con una separazione dietro l’angolo. Riunione con gli apparentemente innocui nonni (Deanna Dunagan e Peter McRobbie) pure per i piccoli Olivia DeJonge ed Ed Oxenbould nella fiaba nera di M. Night Shyamalan The Visit. Protagonisti imberbi in altri due titoli assai diversi: La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi – con Mastandrea, Battiston e Hadas Yaron – inquadra uno strano “salva-aziende” alle prese con gli eredi adolescenti di una grossa impresa; e il cartoon Pixar di Peter Sohn (da mercoledì 25 e con opzione 3D) Il viaggio di Arlo, cioè le peripezie di un’insolita accoppiata, un giovane dinosauro e un “cucciolo d’uomo”. Compagine quasi altrettanto ristretta nel dramma diretto da Mimmo Calopresti Uno per tutti. Tre vecchi amici (Panariello, Trabacchi e Ferracane) si ritrovano a causa di un evento terribile che risveglia brutti ricordi. Risvolti delittuosi anche in A Bigger Splash di Luca Guadagnino, con Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Matthias Schoenaerts e Dakota Johnson. La vacanza di una rocker a Pantelleria con il compagno è scombussolata dall’arrivo di un discografico insieme alla figlia. Conflittualità differente e surreale per Jaco van Dormael e il suo Dio esiste e vive a Bruxelles: l’Onnipotente è lo scontroso Benoît Poelvoorde; Deneuve nel cast. Qualche nemico se lo fa a sua volta Bradley Cooper ne Il sapore del successo di John Wells: chef caduto in disgrazia, deve riprendersi. Oltre a Sienna Miller ci sono Brühl, Sy, Thurman, Thompson.