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Uscite al cinema del 25 dicembre 2019 e dell’1 gennaio 2020

Le feste di fine d’anno portano sorrisi e temi seri tra le uscite al cinema. Ma diversi titoli sono attraversati da una curiosa costante fantastica. Comunque, auguri a tutti!

Le uscite al cinema tra Natale e Capodanno parlano d’avventura, malinconia, tenerezza. Spesso c’è di mezzo una “magia”…

Per martedì 24 dicembre è prevista la commedia crepuscolare di Lulu Wang The Farewell – Una bugia buona, dove la cinese cresciuta negli USA Awkwafina, in visita in terra natia, deve tener nascosta all’amata nonna malata la notizia che le resta poco da vivere. Il 25 tocca al sequel Jumanji – The Next Level di Jake Kasdan (ancora con Dwayne Johnson, Kevin Hart, Karen Gillan e Jack Black, accompagnati da due Danny, DeVito e Glover) e il cartoon digitale di Nick Bruno e Troy Quane Spie sotto copertura, accomunati da un evento fantastico. Nel primo è il gioco del titolo, che ri-risucchia il gruppetto d’involontari partecipanti rimescolando i ruoli; nel secondo è l’invenzione rivoluzionaria d’un giovane scienziato assunto dai servizi segreti che trasforma il miglior agente in… piccione!

Qualcosa di strano succede pure ad Anya Taylor-Joy nel semi-animato Playmobil – The Movie (di Lino DiSalvo), novità in sala programmata per martedì 31: piombata nel mondo dei famosi giocattoli, cerca l’irriconoscbilie fratellino, trasformato come lei in eroico pupazzetto. Il 2 gennaio giunge un film di Francesco Amato, 18 regali (con Benedetta Porcaroli, Edoardo Leo e Vittoria Puccini), storia – anch’essa con componente soprannaturale – di un’adolescente orfana di madre (che le ha lasciato un dono per ogni compleanno, fino alla maggiore età) coinvolta in un incidente e finita in una dimensione sospesa che le permette di rincontrare la genitrice; nella stessa data arriva Ken Loach con il suo Sorry We Missed You, che inquadra una coppia inglese (Kris Hitchen e Debbie Honeywood) che, in piena crisi, rischia mettendosi in proprio.

E il giorno prima debutta Tolo Tolo, con (e di) Checco Zalone, su un italiano emigrato in Africa e le sue vicissitudini per rientrare in patria.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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