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Grandi Sche(r)mi – Uscite del 19 maggio 2016

x-men_apocalisseSettimana di cinema tra conflitti e sorrisi, meno affollata e iniziata in anticipo.

Infatti La pazza gioia (di Paolo Virzì con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti, accompagnate da Galiena, Carnelutti, Messini e Messeri), incentrato su due donne con problemi mentali ricoverate in una comunità che si concedono una libera uscita non autorizzata, è nelle sale da martedì 17, mentre da mercoledì 18 c’è X-Men – Apocalisse. Diretto da Bryan Singer e interpretato, fra i tanti, da James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Oscar Isaac e Olivia Munn, affronta il ritorno di un antico, potentissimo mutante che intende purificare il mondo e riesce ad avere dalla sua Magneto, intanto che il Professor X cerca di contrastarlo allenando giovani reclute. Un ambiente più squisitamente militare è quello in cui piomba la reporter Tina Fey nell’ultima commedia (da una storia vera) di Glenn Ficarra e John Requa, Whiskey Tango Foxtrot: per noia la donna si fa inviare nella tormentata Kabul, dove cambierà prospettive. Con Martin Freeman, Margot Robbie, Billy Bob Thornton e Alfred Molina. Guerra di malavita, invece, in Si vis pacem para bellum di e con Stefano Calvagna (in compagnia di Francesca Fiume e Massimo Bonetti), il quale indossa i panni di un rude buttafuori intenzionato a ricominciare in Cina. Gli strani giri di Francesco Pannofino, genitore finzionale dell’avvocato Matteo Branciamore (imminenti le sue nozze), sono invece al centro di My Father Jack di Tonino Zangardi con Claudia Vismara, Elisabetta Gregoraci ed Eleonora Giorgi. Pasticci maggiori nel cartoon spagnolo di Javier Fesser Mortadello e Polpetta contro Jimmy lo Sguercio, con due spie combinaguai alla ricerca della cassaforte rubata dalla loro agenzia. Coppie reali, infine, nel documentario supervisionato da Antonietta De Lillo Oggi insieme domani anche: uno sguardo sulle relazioni odierne.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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