Home / CULTURA / CINEMA / Grandi Sche(r)mi – Uscite del 16 giugno 2016

Grandi Sche(r)mi – Uscite del 16 giugno 2016

tutti_vogliono_qualcosaIl rapporto con il prossimo è il fil rouge fra i film in uscita. I primi quattro circolano già da mercoledì 15.

Richard Gere è un senzatetto di New York che finisce in un ricovero ne Gli invisibili di Oren Moverman. Tour vinicolo attraverso la Francia, invece, per Dépardieu e Poelvoorde, padre e figlio in Saint Amour di Benoît Delépine e Gustave Kervern. Si passa alla rabbia repressa di un volatile che non vola, abitante, con molti suoi simili, in un’isola tranquilla sconvolta da un’invasione di maleducati suini verdi, nel cinico cartoon digitale Angy Birds – Il film, diretto da Clay Kaytis e Fergal Reilly, e ai nomi importanti (Pacino e Hopkins) di Conspiracy – La cospirazione di Shintaro Shimosawa, nel quale un avvocato in ascesa (Josh Duhamel) si trova al centro di una sporca causa contro una potente azienda farmaceutica. Conflitto analogo (ma più lieve) anima The Boss, con la losca imprenditrice Melissa McCarthy (guidata da Ben Falcone) appena uscita di galera: dovrà alloggiare presso un’ex-dipendente tiranneggiata (Kristen Bell)… Altre strane compagini: in Tutti vogliono qualcosa Richard Linklater ci racconta l’ingresso al college, tra una bisboccia e una sbandata, di un giovane sportivo (Blake Jenner); ne La casa delle estati lontane la regista Shirel Amitaï illustra la riunione di tre sorelle (Géraldine Nakache, Yaël Abecassis, Judith Chemla) che nel 1995, tra prospettive di pace e momenti familiari piacevoli o spiacevoli, dovrebbero vendere l’abitazione israeliana in cui sono cresciute. Roberto Minini Merot ed Enzo Papetti in Calcolo infinitesimale seguono una storia più drammatica, quella di una giornalista (Stefania Rocca) che rintraccia uno scrittore di successo rifugiatosi a Stromboli (Luca Lionello) per intervistarlo. Infine, Penélope Cruz: in Ma ma – Tutto andrà bene di Julio Medem (con Luis Tosar) è una madre malata ma determinata a lottare.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

Lascia un Commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.I campi obbligatori sono evidenziati *

*