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Grandi Sche(r)mi – Uscite del 15 dicembre 2016

Mete impossibili nei film della settimana? Proviamo a capire.

Circola da mercoledì 14 The Birth of a Nation – Il risveglio di un popolo, di e con Nate Parker (e con Armie Hammer), storia di uno schiavo colto che nella Virginia del 1831 prende coscienza della sua condizione e reagisce. Su un versante comico è ciò che fanno Aldo, Giovanni e Giacomo (pure registi insieme a Morgan Bertacca) in Fuga da Reuma Park (con Silvana Fallisi e Ficarra & Picone), dove tre vecchietti tentano di evadere da un singolare ospizio. Luogo semi-carcerario (amministrato da Eva Green, scoperto da Asa Butterfield e minacciato da Samuel L. Jackson) anche per Tim Burton, che dirige Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali. Nel suo appartamento non se la passa troppo bene nemmeno Sonia Braga, tenace signora di Recife che non intende cedere alle prepotenze di un immobiliarista che ha già acquistato ogni abitazione nel suo stabile in Aquarius di Kleber Mendonça Filho. E visto che si parla di grandi disponibilità economiche: Christian De Sica, Enrico Brignano, Lucia Ocone, Lodovica Comello e Anna Mazzamauro in Poveri ma ricchi di Fausto Brizzi formano una litigiosa famiglia laziale vincitrice di una somma spropositata e perciò costretta a cambiare aria; meta della “bella” vita: Milano. Si recano più a nord Lillo & Greg (con Paolo Ruffini, Eleonora Giovanardi, Nino Frassica, gli Arteteca, Uccio De Santis, Enrico Guarneri e Ninetto Davoli) per Natale a Londra – Dio salvi la Regina. La commedia di Volfango De Biasi s’impernia su una scalcagnata banda che vuol rapire i cagnolini della sovrana inglese. Ulteriore piano da sventare (il progetto di un’arma ultra-distruttiva) nello spin-off Rogue One: A Star Wars Story di Gareth Edwards (con Felicity Jones, Forest Whitaker, Mads Mikkelsen, Diego Luna…). A parte, con ben altra guerra sullo sfondo, c’è il surreale doc di Francesco Patierno Naples ’44.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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