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Uscite al cinema del 14 giugno 2018 – Grandi Sche(r)mi

Le uscite al cinema stavolta parlano perlopiù di ragazzi. Ma anche di fanciulleschi adulti in crisi ed eroi, sia classici che moderni.

Tante storie di giovani questa settimana. Le trovate al cinema.

Nell’anime Mary e il fiore della strega di Hiromasa Yonebayashi una ragazzina annoiata acquisisce incredibili poteri, mentre Michael Sucsy ci narra il curioso sentimento sbocciato tra Angourie Rice e uno spirito che si risveglia Ogni giorno (dice il titolo) in un corpo diverso.

Torna (quasi) con i piedi per terra il regista Todd Haynes, che ne La stanza delle meraviglie illustra le avventure newyorkesi – a distanza di 50 anni l’una dall’altra – dei piccoli Millicent Simmonds e Oakes Fegley, entrambi sordi e scappati di casa in cerca di persone per loro importanti. Nel cast Julianne Moore e Michelle Williams. Più che adolescenti sono le Bellas, cantanti a cappella (guidate da Anna Kendrick) che, deluse per le mancate opportunità discografiche, nel sequel Pitch Perfect 3 (di Trish Sie) son pronte ad affrontare una tournée per le truppe. Fabrizio Falco e Agnese Claisse, a loro volta sulla ventina, nella finzione di Blue Kids (regia Andrea Tagliaferri) sono inarrestabili fratelli assassini che coinvolgono nelle loro azioni Matilde Gioli.

Ci si ammorbidisce con Due piccoli italiani, diretto da Paolo Sassanelli, anche interprete con Francesco Colella. Viaggio/fuga verso l’Islanda di una coppia d’amici esauriti che imparano a riassaporare la vita. Consapevolezza che forse (ri)acquisisce la poetessa Emily Dickinson (Cynthia Nixon) in A Quiet Passion di Terence Davies (con Jennifer Ehle e Keith Carradine): passato ribelle, presente solitario.

A proposito di letteratura, ecco la rielaborazione Ulysses – A Dark Odyssey di Federico Alotto (con Danny Glover, Skin, Udo Kier), in cui il soldato Andrea Zirio tenta di rintracciare la moglie Anamaria Marinca. La violenza si fa metropolitana in 211 – Rapina in corso (di York Alec Shackleton), nel quale l’agente Nicolas Cage deve salvare un gruppo d’ostaggi (vicenda vera).

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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