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Grandi Sche(r)mi – Uscite del 10 marzo 2016

ave_cesareNuove uscite al cinema. Tra evoluzioni e “conservazioni”, vediamo chi c’è nei film di questa settimana.

Chi si evolve e chi resta ancorato al passato. Sono i protagonisti dei film di questa settimana.

Esce già mercoledì 9 il terzo capitolo della saga che vede protagonisti Shailene Woodley e Theo James, The Divergent Series: Allegiant, nuovamente diretto da Robert Schwentke, che segue i nostri eroi in fuga da Chicago. Con le guardie alle calcagna, i ragazzi trovano riparo al Dipartimento di Sanità Genetica e contribuiscono a un indefinito progetto ordito dal capo della struttura (Jeff Daniels). Nel cast, oltre a Naomi Watts, tornano Zoë Kravitz, Miles Teller, Maggie Q e Ansel Elgort. Sembrerebbe a sua volta un fantasy se non fosse ambientato nella Hollywood dei tempi d’oro Ave, Cesare!, la più recente fatica di Joel ed Ethan Coen, in cui recitano Josh Brolin, Ralph Fiennes, George Clooney, Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Frances McDormand, Channing Tatum, Jonah Hill, Alden Ehrenreich… Il “risolutore” della Capitol Pictures è alle prese con il rocambolesco rapimento di una superstar nel pieno svolgimento delle riprese di un kolossal. Bella serie di nomi pure per Fausto Brizzi e il suo Forever Young: Sabrina Ferilli, Fabrizio Bentivoglio, Teo Teocoli, Lillo, Luisa Ranieri, Stefano Fresi, Claudia Zanella, Lorenza Indovina. Storie intrecciate di un’estetista che va a letto con il figlio dell’amica, di un cinquantenne che tradisce la giovane compagna con una coetanea, di un avvocato maratoneta che sta per diventare nonno e di un dj che rischia di essere sorpassato. Tom Cullen e Chris New vivono una vicenda sentimentale più lineare. Dopo aver fatto sesso, nell’arco di un paio di giorni imparano a conoscersi e a scoprire quanto hanno in comune. È Weekend di Andrew Haigh. Tema più radicale per Stefano Calvagna e il suo Un nuovo giorno (nel quale guida il suo erede Niccolò, Luca Filippi e Sveva Cardinale): l’arduo percorso di un transgender che decide di operarsi a Bangkok.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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