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Grandi Sche(r)mi – Uscite al cinema del 24 aprile 2019

Tanti eroi fra i film in arrivo nelle sale. Si spazia da quelli istituzionalizzati ad altri insoliti, reali, costretti dalle circostanze, negativi…

Questa settimana al cinema arrivano – mercoledì 24, con un po’ d’anticipo per via del ponte della Liberazione – donne e uomini coraggiosi. Quali le loro vicende?

Due i cartoons. Dilili a Parigi, di stampo tradizionale, lo firma Michel Ocelot ed è calato nella capitale francese della Belle Époque; qui una brillante bimba canaca, con un garzone, sventa i piani d’una bieca organizzazione maschilista. Si mescola invece con il documentario, lo sguardo storico (svolgendosi anch’esso nel passato, nel 1975, nell’Angola in guerra civile) e la traccia biografica Ancora un giorno, girato con tecniche miste da Raúl de la Fuente e Damian Nenow, cronaca di ciò a cui assistette il reporter polacco Kapuściński.

La regista Małgorzata Szumowska, sua conterranea, con Un’altra vita – Mug romanza due fatti veri. Durante la costruzione d’una gigantesca statua di Cristo l’operaio Mateusz Kościukiewicz precipita da un’impalcatura e resta sfigurato. Subisce un intervento, nonché l’allontanamento di (quasi) chiunque lo circondi. Terra bruciata pure attorno alla barista israeliana Sivane Kretchner e al fattorino palestinese Adeeb Safadi, temerari amanti (sposati rispettivamente con Ishai Golan e Maisa Abd Elhadi) nella divisa e conflittuale Gerusalemme in Sarah & Saleem – Là dove nulla è possibile, di Muayad Alayan.

Di consegne ne La caduta dell’impero americano (di Denys Arcand) si occupa inoltre Alexandre Landry, finché non assiste a una tragica rapina e s’impossessa del bottino, avviando una complicata procedura di riciclaggio. I complici: una escort (Maripier Morin), un ex-galeotto (Rémy Girard) e un avvocato ammanicato (Pierre Curzi). Ulteriore lavoro di squadra nel (parzialmente) definitivo Avengers – Endgame di Joe e Anthony Russo: tornano i supereroi Downey Jr., Evans, Hemsworth, Johansson, Ruffalo, Renner, Rudd, Larson (e non solo) per riparare i danni causati dal potente Thanos.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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