Per la stagione Autunno Inverno 2016-17 un tripudio di fiocchi e ruches sulle camicie e non solo.
Innocenti i fiocchi sulle camicie di Chloé e Roksanda; floreali quelli di Balenciaga che unisce ad essi ruches e fantasie fiorate.
Mimetizzati nelle trasparenze sulle bluse di Bottega Veneta; bohémienne i fiocchi delle passerelle di Philosophy.
Motivo paisley per Gucci.
Nostalgici quelli di Saint Laurent che riprende un po’ lo stile degli abiti strutturati con maxi fiocchi a cavallo tra gli anni ’80/’90.
Sul podio salgono con un exequo Ralph Lauren e Temperley London.
Il primo con le sue giacche in velluto e broccato con maniche ricamate da motivi preziosi e camicie morbide e vaporose, a riprendere quelle usate alla fine del settecento.
L’ originalità sta nel fatto che lo stilista non si rifà ai fiocchi decoro dei vestiti e delle acconciature di Maria Antonietta, ma alla mise degli uomini di quel periodo.
Ne viene fuori una donna dai capelli selvaggiamente liberi e un’ allure baroccheggiante ed elegantemente maschile, a ricordare un’ eroina famosissima in tutto il mondo nata dalla matita di Riyoko Ikeda: Lady Oscar.
Temperley London presenta una versione femminilmente corsara ispirata al pirata Jack Sparrow.
Punto in comune delle due maison, sontuosità e ispirazione a modelli di moda maschili.
Il fiocco si ritrova come motivo molto diffuso nella produzione orafa del ‘600, derivante dai nastri con cui si fissavano i gioielli.
I “Sévigné”, così chiamati in onore alla donna che li rese popolari, Madame de Sévigné, erano delle spille a forma di fiocco che si usavano in maniera decrescente sui corsetti.
Divennero talmente famosi che Carlo Alberto di Savoia lo regalò, in occasione delle loro nozze, a Maria Teresa d’Asburgo-Toscana, da cui prese il soprannome “nodo d’amore”.
Protagonista indiscusso di tantissime passerelle,il fiocco è uno dei decori più amati dagli stilisti.
Tutti hanno ceduto al suo fascino.
Valentino conquistò negli anni la “medaglia d’oro” inserendolo praticamente ovunque.
Dior realizzò abiti dagli enormi fiocchi e Renato Balestra creò i bottonifiocco.
Moschino ricoprì con essi gonne e vestiti. Christian Louboutin lo inserì sulle sue mitiche scarpe dalle suole rosse.
Lunghissima è la lista, da Blugirl a Krizia passando per Borsalino.
Oltre agli stilisti, anche tantissime celebrities lo adorano.
Come non ricordare la moda-acconciatura del fiocco in testa lanciata da Lady Gaga nel 2010, in nuance con il colore dei capelli.
Eccovi alcune fondamentali dritte per indossare il fiocco senza sembrare una bambina.
Le più giovani possono indossare fiocchi tra i capelli e sui vestiti senza temere l’effetto “bambolina”.
Consigliatissimo per le teenagers, infatti, il look College, che va alla grande.
Quindi gonna al ginocchio plissettata, camicia bianca con fiocco a contrasto e calze al ginocchio.
L’ abbinamento più fantasioso di questa stagione F/W è quello barocco.
Per chi ne volesse uno più sobrio, consigliamo, specialmente alle donne più mature, di abbinare una camicia col fiocco ad un pantalone a sigaretta, con tronchetti o scarpe stringate.
Per chi volesse un look anni ’70, l’abbinamento è con pantalone larghissimo, già da qualche anno ritornato in auge, insieme a zeppe o stivali all’ inglese.
Entrambi gli outfit sono versatili sia per una cena che per andare al lavoro. Fanno chic, incredibilmente chic!
Per uno stile bohémienne, la camicia col fiocco o ruches può essere indossata con una gonna lunga.
Per le donne che hanno superato gli “anta” è più appropriato optare per una longuette al ginocchio, aderente o a ruota, ma mai la mini gonna.
FIOCCO SI’, MA PER CHI ?
E’ fondamentale capire quali punti mettere in risalto e cosa mimetizzare, a seconda della propria fisicità.
Nello specifico, è meglio non indossare le camicie col fiocco e molto accollate su un collo non proprio da cigno. Preferire invece quelle con uno scollo più ampio.
Stesso consiglio per chi ha un seno molto prosperoso o una conformazione ad imbuto.
Puntate sulle ruches alle maniche, sul davanti o sul collo. Prediligete scolli ampi che tendono a snellire la parte superiore del corpo.
Se si è “rotondette” si rischia di ricreare l’ effetto meringa, quindi attenzione a non esagerare con i fiocchi.
Dallo chic al ridicolo il passo è breve, anzi brevissimo.
Dopo i 25 anni meglio non agghindarsi da collegiale. Evitate di mettere fiocchi tra i capelli per non sembrare delle lolite un po’ vecchiotte.
Ricordate sempre la regola fondamentale: voler sembrare più giovani spesso fa sembrare più vecchie.
Bisogna vestirsi adattando le mode del momento alla propria età e fisicità.
HAIR STYLE
La classica coda di cavallo alta, una treccia o il cerchietto vanno benissimo per il look College.
Coda alta o bassa per un look chic se si sceglie di indossare queste camicie in maniera più “moderna” e “virile”, abbinandole ai pantaloni.
Per chi ha capelli lunghi, portarli liberi va sempre bene per tutti gli abbinamenti, con scriminatura centrale per lo stile bohémienne e Lady Oscar.
Messa in piega ad onda anni ’30 o boccoli anni ’50 per chi vuole un look veramente retrò.
Sui capelli a caschetto è perfetto se si sceglie l’ abbinamento con gonne al ginocchio, aderenti o a ruota.
La prima richiama gli anni ’30, la seconda il pin-up style.
GIOIELLI E ACCESSORI
Sì a orecchini a bottone per un effetto bon- ton o a dei pendenti per un tocco più moderno, specialmente se si indossano i pantaloni e se i capelli sono raccolti.
Sì alla collana, ma solo in certi casi.
Per uno stile bohémienne le collane lunghissime vanno bene.
No ai girocolli se la camicia è già ricca di fiocchi, sarebbe solo un “di più“.
Sì agli anelli, da quelli sottili a quelli maxi.
Sì al cappello se si indossa con gonne lunghe o pantaloni a tesa larga e floscia.
Se l’ effetto che si vuole dare è un po’ più nostalgico, va bene anche un cappellino a cloche anni ’20.
Chiaramente anche tutto il resto deve essere in stile o si rischia di indossare un cappello che non c’entra nulla col resto.
Un segreto da non rivelare a nessuno: anche gli uomini hanno ceduto al fascino dei fiocchi.
La moda è moda, ad ognuno la libertà di scegliere.