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Film in uscita al cinema del 19 aprile 2018

I film in uscita al cinema questa settimana puntano sull’amore. Per il partner, per i figli, ma anche per la libertà, il denaro, il potere. E l’incolumità…

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Rapporti amicali, affettuosi, misteriosi, pericolosi. Li si trova al cinema questa settimana.

Due titoli francesi, uno di François Ozon, l’altro di Claire Denis. Doppio amore (con Marine Vacth e Jérémie Renier) inquadra una donna depressa invaghitasi del suo psichiatra che abbandona la terapia per vivere con lui, scoprendo l’esistenza di un gemello/collega; L’amore secondo Isabelle vede la madre divorziata Binoche in cerca di una relazione soddisfacente (nel cast Depardieu e Bruni Tedeschi).

A parte Parlami di Lucy di Giuseppe Petitto (ulteriore genitrice protettiva, Antonia Liskova, che sente l’incombenza di una minaccia invisibile), dall’Italia differenti proposte per sorridere. Ne Il tuttofare – firmato da Valerio Attanasio Castellitto è un ricco avvocato imbroglione che sfrutta e inguaia il povero praticante Guglielmo Poggi. Invece Il mio nome è Thomas segna il ritorno di Terence Hill (anche regista), avventuriero solitario che vuol raggiungere il deserto spagnolo in moto.

Iberico è per l’appunto Bardem, che però impersona il più noto trafficante colombiano nel biopic di Fernando León de Aranoa Escobar – Il fascino del male, incentrato sul legame del criminale (proiettato verso la politica) con la giornalista Vallejo (Cruz). Vicenda reale è pure quella ricostruita da Aaron Sorkin in Molly’s Game, nel quale Chastain interpreta un’ex-sciatrice riciclatasi come biscazziera, finita in giri rischiosi e nel mirino dell’FBI. Con Elba e Costner.

Brividi alternativi in Ghost Stories, dove il professor Andy Nyman (che dirige con Jeremy Dyson) è esperto nello sbugiardare i fenomeni paranormali; ma i tre casi di Martin Freeman, Paul Whitehouse e Alex Lawther lo mettono in crisi. Diversamente conflittuale è Wajib – Invito al matrimonio (di Anne-Marie Jacir): padre e figlio palestinesi (Mohammed e Saleh Bakri) d’indole opposta, insieme per distribuire partecipazioni.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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