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Film in uscita al cinema del 5 settembre 2019

Tante trasposizioni letterarie fra i film in uscita al cinema. Esempi di tenacia che spaziano fra le epoche per parlarci di timori odierni.

Nei film in uscita (spesso adattamenti) si tratta di battersi e/o emanciparsi. Apprendiamo in che modo.

Giunge per primo (martedì 3) Effetto domino di Alessandro Rossetto (da un romanzo contemporaneo di Burgaro), inquadrante un geometra e un impresario edile (Mirko Artuso e Diego Ribon) che progettano lussuose residenze per anziani nel nord-est italiano, tra banche e interessi esteri. Il giorno dopo tocca a Luca Marinelli, protagonista eponimo di Martin Eden, diretto da Pietro Marcello (e interpretato da Jessica Cressy e Carlo Cecchi). Liberamente ispirato al libro di London, racconta l’ascesa intellettuale di un giovanotto intelligente ma incolto, che si avvicinerà anche al socialismo.

La politica, in senso più astratto, è al centro de Il regno, per la regia di Rodrigo Sorogoyen, che si svolge nei recenti anni ’00. Antonio de la Torre si cala nei panni di un potente e ricco corrotto che non accetta di fare da capro espiatorio per il suo partito. Per altri motivi (letteralmente: sopravvivere) non si rassegnano – perlopiù – James McAvoy, Jessica Chastain, Isaiah Mustafa, Jay Ryan, Bill Hader, James Ransone, Andy Bean in It – Capitolo due, ancora firmato da Andy Muschietti, che chiude così il dittico tratto da King. I membri del Club dei Perdenti, ormai adulti, si ritrovano nella natia Derry ad affrontare il ritornante malefico clown (Bill Skarsgård) che rovinò loro l’adolescenza.

Fanno squadra, con i loro figlioli, pure Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese in Mio fratello rincorre i dinosauri di Stefano Cipani (dal personale best seller di Mazzariol), storia di un ragazzino (Francesco Gheghi) che si vergogna del proprio congiunto down (Lorenzo Sisto). Un percorso di maturazione caratterizza inoltre l’“auto-documentario” di John Chester La fattoria dei nostri sogni: l’autore e la moglie si dedicano ad agricoltura e allevamento biologici e sostenibili. Non è facile…

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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