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Film in uscita al cinema del 21 febbraio 2018

Film in uscita al cinema per divertirsi e appassionarsi. Non mancano l’azione su sfondo storico, il romanticismo contrastato, le battaglie familiari.

Settimana diffidente. Verso le persone (sarti, genitrici, sbirri, cinofili, cineasti), nonché gli spettri e Internet.

Iniziamo da The Disaster Artist, con James e Dave Franco (il primo pure dietro la macchina da presa), più Seth Rogen, Alison Brie, Ari Graynor, Jacki Weaver, Josh Hutcherson, Zac Efron… Biografia dell’inesperto e tenace regista Wiseau, che nel 2003 girò The Room, tramandato come uno dei film più brutti mai realizzati.

Si sorride poi di Sconnessi di Christian Marazziti con Bentivoglio, Crescentini, Memphis, Fresi, Liskova. Scrittore avverso alla tecnologia festeggia il compleanno in uno chalet dove i telefonini non prendono. Convergono invitati e non, disperati per l’isolamento. Ancora montagna e leggerezza, mista ad avventura, in Belle & Sébastien – Amici per sempre, terzo capitolo delle gesta del vivace ragazzino (Félix Bossuet) e della sua cagnona, che ora ha tre cuccioli e un problema in più: un sedicente ex-padrone (Clovis Cornillac, autore della pellicola) che la reclama. Il nonno Tchéky Karyo in difesa.

Movimentato s’annuncia inoltre Omicidio al Cairo, di Tarik Saleh: poliziotto traffichino (Fares Fares) indaga sul torbido assassinio d’una cantante; testimone una cameriera sudanese irregolare (Mari Malek). Delitti violenti ossessionano La vedova Winchester, ossia Helen Mirren, erede della famosa armeria creata dal marito. La donna ordina la costruzione di un mega-edificio in cui albergare le anime dei caduti a causa dell’attività di famiglia. Alla cinepresa Peter e Michael Spierig; da un fatto vero.

Il filo nascosto di Paul Thomas Anderson ha ispirazioni più vaghe. È la storia di un richiestissimo couturier londinese degli anni ’50 impelagato con una sua musa. Con Daniel Day-Lewis, Vicky Krieps, Lesley Manville. Faccenda delicata, come in Figlia mia di Laura Bispuri: la piccola Sara Casu è contesa d’estate da due madri, Rohrwacher e Golino.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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