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Film in uscita al cinema del 10 maggio 2018

I film in uscita al cinema trattano di malefatte, effettive o anche soltanto possibili. Per intrattenere semplicemente lo spettatore oppure inchiodarlo alla poltrona.

La settimana al cinema pullula di azioni più o meno illegali. Cambiano solo i generi.

Iniziamo dallo scanzonato Show Dogs – Entriamo in scena, di Raja Gosnell, nel quale Will Arnett è un agente FBI costretto a far squadra con un rottweiler. Alquanto scherzoso è pure Frank Matano (guidato da Matteo Martinez) in Tonno piaggiato, che parla d’un aspirante comico mollato dalla risentita fidanzata (Marika Costabile); la riconquista passerebbe assurdamente per l’assassinio di un’anziana zia (Lucia Guzzardi) della ragazza.

Si salta alla critica di costume con Si muore tutti democristiani, de Il Terzo Segreto di Satira con i suoi attori (Marco Ripoldi, Massimiliano Loizzi, Walter Leonardi). Tre frustrati film-makers idealisti possono mostrare il loro valore; ma c’è un inghippo: lo accetteranno? Tanti camei (Rossi, Ponzoni, Mandelli, Lodovini…). Si osserva con leggerezza la realtà anche in Benvenuto in Germania!, per la regia di Simon Verhoeven. Coppia di pensionati benestanti (Senta Berger e Heiner Lauterbach) decide – non proprio di comune accordo – di offrire ospitalità a un nigeriano (Eric Kabongo), con effetti imprevisti per figli (Florian David Fitz e Palina Rojinski) e “genero” (Elyas M’Barek). Procedendo verso il grottesco, ecco Loro 2, seconda parte del ritratto che Paolo Sorrentino fa di Berlusconi (Servillo) e della moglie (Ricci) pronta a separarsi (tornano Scamarcio, Smutniak e Bentivoglio).

I drammi veri arrivano con Il dubbio – Un caso di coscienza (di Vahid Jalilvand), in cui l’anatomopatologo Amir Aghaee teme che il bimbo finito sul suo tavolo sia morto perché l’aveva investito pochi giorni addietro, con Le grida del silenzio (di Sasha Alessandra Carlesi con Alice Bellagamba), vicenda di sette giovani e del loro sinistro weekend nella natura, e La banalità del crimine (di Igor Maltagliati con Marco Leonardi), su una banda assassina in pieno regolamento di conti.

Leggi l’ultima recensione del nostro critico cinematografico: Loro 1

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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