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Film in uscita al cinema del 12 aprile 2018

Storie vere o verosimili si affiancano allo spettacolo puro e semplice. Carrellata sui numerosi film in uscita al cinema previsti per metà aprile.

Acqua per portare, fuoco (metaforico) per reagire. Sono due elementi prevalenti nei film in uscita.

Della prima è “vittima” il pescatore Ryoo Seung-bum che dal Nord finisce alla deriva al Sud ne Il prigioniero coreano (di Kim Ki-duk), subendo vari interrogatori. Correnti (dei ricordi) pure nel film di Robert Guédiguian La casa sul mare, con i fedeli Ascaride, Darroussin e Meylan che interpretano tre fratelli riunitisi intorno all’anziano padre. Io sono Tempesta, invece, non parla di flutti, bensì di un imprenditore dal “burrascoso” cognome (Giallini) condannato ai servizi sociali per evasione fiscale. In un centro d’accoglienza conosce l’impoverito Germano (nel cast la Danco).

Evoca toni più caldi Il cratere di Silvia Luzi e Luca Bellino, dove un padre e la sua giovanissima figlia (Rosario e Sharon Caroccia) sbarcano il lunario grazie alla notevole voce di lei. Donne adulte e desiderose di divertirsi, Pinkett Smith, Latifah, Haddish e Hall ne Il viaggio delle ragazze (regia di Malcolm D. Lee) goliardicamente si ritrovano per recarsi a un festival.

Altro spirito di ribellione per Rupert Everett, attore-autore di The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde: gli ultimi anni di vita del geniale scrittore incarcerato per la sua omosessualità. Con Firth, Watson, Wilkinson. E il nerboruto Dwayne Johnson se la vede con un genere d’insubordinazione diverso in Rampage – Furia animale (di Brad Peyton): il gorilla che sta studiando s’ingigantisce per un esperimento genetico e, con altre belve, devasta i centri abitati.

Neppure Liam Neeson nello storico The Silent Man – diretto da Peter Landesman – è molto allineato: infatti dà volto a Felt, l’uomo dell’FBI che, in segreto, svelò lo scandalo del Watergate (Diane Lane nel ruolo della moglie). Di indagini s’occupa infine Sherlock Gnomes nell’omonimo sequel animato di John Stevenson: che fine hanno fatto gli gnomi da giardino?

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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