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Film in uscita al cinema del 23 maggio 2019

Dimensioni familiari relativamente incrinate, fantasia e cronaca nera abitano le sinossi dei film in uscita al cinema. Non mancano i nomi di richiamo.

Esplorazioni (con eventuali stanziamenti) e crimini compongono le trame dei film in uscita. Analizziamo.

L’avventura fantastica marchia la versione live action di Aladdin (in arrivo mercoledì 22), per la regia di Guy Ritchie, con Mena Massoud nel ruolo del titolo, ossia un ladruncolo che s’innamora di Naomi Scott, erede (in incognito) del sultano; quest’ultimo è insidiato dal perfido consigliere Marwan Kenzari, che aspira ai favori dell’irrintracciabile genio Will Smith. Dimensione più semplice per il seienne Takara Kogawa nel muto Takara – La notte che ho nuotato, diretto da Damien Manivel e Kohei Igarashi: un bimbo curioso che vuol raggiungere l’indaffarato papà al mercato del pesce.

Quanto a un altro pescatore (ed ex-fotografo), il toscano Francesco Ciampi, in Forse è solo mal di mare la sua scoperta di un luogo “magico” (l’isola di Linosa) l’ha fatta tempo fa; vi è rimasto con la figlia (Beatrice Ripa) malgrado l’abbandono della moglie (Maria Grazia Cucinotta); poi sbarca una nuova insegnante (Annamaria Malipiero)… La regista è Simona De Simone. Ancora un bambino (Jackson A. Dunn) al centro dell’horror L’angelo del male – Brightburn (di David Yarovesky): un trovatello venuto dallo spazio, adottato da una coppia (Elizabeth Banks e David Denman). Che accade quando il solitario frugoletto cresce, manifestando poteri abnormi?

Jean Michelangeli in Una vita violenta (di Thierry de Peretti) è a sua volta un giovane turbolento, un intellettuale corso divenuto delinquente che durante il funerale del suo migliore amico ripensa alla sua vita. E si parla ulteriormente di furfanti (mafiosi) nel lavoro di Marco Bellocchio Il traditore, in cui Pierfrancesco Favino indossa gli occhiali scuri del noto pentito Buscetta, che con le sue rivelazioni fece arrestare coloro che l’avevano colpito negli affetti. Nel cast Lo Cascio, Ferracane e Russo Alesi nella parte del giudice Falcone.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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