Debutti al cinema già da oggi, mercoledì 10 maggio, con Richard – Missione Africa, King Arthur – Il potere della spada e Song to Song. Scopri tutti i film in uscita della settimana all’interno del nostro articolo
Problematici rapporti con il prossimo e se stessi. Se ne parla nei film in uscita adesso.
I primi tre film debuttano già mercoledì 10. A parte il digicartoon Richard – Missione Africa di Toby Genkel e Reza Memari (su un passero adottato dalle cicogne che vuol seguirle quando migrano), ci sono King Arthur – Il potere della spada (versione di Guy Ritchie delle avventure del leggendario “estrattore” di Excalibur – qui Charlie Hunnam – con un cast che conta Astrid Bergès-Frisbey, più Law e Bana) e Song to Song, nel quale Terrence Malick raduna (fra i tanti) Ryan Gosling, Rooney Mara, Natalie Portman e Michael Fassbender (presente, con Katherine Waterston e molti altri, pure in Alien: Covenant di Ridley Scott, che narra di un naufragio spaziale con brutta sorpresa) in un “quadrangolo” amoroso con la scena musicale texana sullo sfondo.
Se si aspira a ridere, ecco Qualcosa di troppo (di e con Audrey Dana – coadiuvata da Christian Clavier – risvegliatasi… maschio!) e, per la regia di Pasquale Falcone (che recita insieme a Gianni Ferreri), E se mi comprassi una sedia?, con due fratelli produttori che provano a montare un successo cinematografico.
Roseo è poi Tutto quello che vuoi, di cui Giuliano Montaldo non è regista (quello è Francesco Bruni), bensì co-protagonista (con Andrea Carpenzano), cioè un anziano poeta accompagnato a passeggio da un incolto giovanotto.
Atmosfere più surreali in This Beautiful Fantastic di Simon Aboud (con la sognante Jessica Brown Findlay e lo scontroso Tom Wilkinson vicini di casa impegnati a rimetter in sesto il giardino di lei) e On the Milky Road – Sulla via lattea di Emir Kusturica, anche attore nei panni di un “lattaio di guerra” che conosce una donna italiana (Bellucci). Conflitti diversi in Una settimana e un giorno di Asaph Polonsky con Shai Avivi e Jenya Dodina: ritorno alla “normalità” dopo un periodo di lutto prescritto dalla religione ebraica.