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Film al cinema del 12 settembre 2019

La settimana cinematografica si volge indietro, verso fatti trascorsi. O, in alternativa, propone vari moduli e gradazioni di divertimento.

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Nei film in arrivo ombre del passato s’allungano sul presente. In più, delle commedie.

Si svolge a Rio dal 1950 La vita invisibile di Eurídice Gusmão, con due sorelle (Carol Duarte e Júlia Stockler) separate dalle circostanze che tentano di ricongiungersi (regia: Karim Aïnouz). A inizio e fine ’900 si collocano Tolkien (biopic di Dome Karukoski sul noto scrittore – qui Hoult affiancato da Collins – dagli studi all’arruolamento nella Grande Guerra) e metà di Vox Lux di Brady Corbet, sull’ascesa (dopo una tragedia) d’una pop star (Portman, che recita con Law).

A eventi precedenti guardano pure Strange But True di Rowan Athale (thriller con Nick Robinson, Margaret Qualley e Ryan, Kinnear, Danner, Cox su una giovane che ritiene d’essere incinta del boyfriend morto un lustro addietro) e il doc di Franco Maresco La mafia non è più quella di una volta, sulla genesi d’una serata di piazza con neomelodici in memoria di Falcone e Borsellino. Vena malinconica per il sequel di Guillaume Canet (con Cluzet, Cotillard, Lellouche, Magimel…) Grandi bugie tra amici, che vede la forzata reunion d’una comitiva sfasciata ma in fondo ancora coesa, mentre lo scorretto Good Boys – Quei cattivi ragazzi di Gene Stupnitsky tallona tre dodicenni (Jacob Tremblay, Brady Noon, Keith L. Williams) che per recuperare un drone devono acquistare droga…

Maggiormente roseo è E poi c’è Katherine di Nisha Ganatra, dove la tirannica anchorwoman Emma Thompson assume una capace donna (Mindy Kaling) fra gli autori. Più semplice l’impianto di Tutta un’altra vita di Alessandro Pondi: il tassista Brignano, sposato con Minaccioni, trova le chiavi d’una villa e fa una settimana da (finto) riccone con la Spada. In tema di comicità, infine, c’è il cartoon di Thurop Van Orman Angry Birds 2 – Nemici amici per sempre: stavolta uccellini e maialini s’alleano per proteggere le rispettive isole da invadenti aquile.

raxam

Essere avvolti dal buio, completamente proiettati verso un grande schermo sul quale si rincorrono immagini oggi squillanti, domani grigie, dopodomani mute, ma sempre in grado di creare cariche emotive più o meno durature, a volte perfino contrastanti. Sensazioni uguali e diverse delle quali Raxam non potrebbe fare a meno e della cui intensità propone la propria analisi. Condivisibile o meno, è comunque l'invito a non dimenticare un rito aggregativo e assai stimolante per la mente, perpetuatosi nonostante tutto per 120 anni: il cinema al cinema. E ragionarci su, o almeno provarci, non guasta mai.

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