Si intitola Favolosamente Disney, il colorato ed immaginifico varietà per famiglie che il Teatro Finocchiaro Palermo ha messo in scena il 27 dicembre 2015, nel fervente clima delle vacanze natalizie.
L’ottimo complesso musicale, diretto da Benny Amoroso, ha eseguito alcune intramontabili canzoni Disney, che tutti in sala conoscevano. Ad interpretare i pezzi le valentissime Valeria Milazzo (magnifica Cenerentola con “I sogni son desideri” in uno speciale arrangiamento Jazz) e Federica Amoroso (mirabile nel pezzo di bravura “Un giorno il mio principe arriverà” da Biancaneve e nella celeberrima “All’alba sorgerò” dal film Frozen). La voce maschile di Pietro Catalano ha reso onore a “Lo stretto indispensabile” da Il Libro della Giungla, sfoderando un bel timbro black, salvo poi duettare con soave melodia insieme a Rapunzel -ancora la Milazzo- ne “il mio nuovo sogno”. L’attrice Katiuska Falbo, nelle vesti di un Pinocchio smarritosi nella realtà dopo essere caduto fuori dal libro delle fiabe, ha funto da presentatrice e mattatrice della serata. La tecnologia del video mapping ha creato un atmosfera immersiva perfetta. Unica nota dolente il corpo di ballo (diretto da Clara Congera) non sempre sincronizzato nelle coreografie, ma comunque abile e convincente nel mimo.
Un pomeriggio di gioia e divertimento puro, durante il quale i bambini sono stati i protagonisti assoluti. Vocianti nella sala, festanti e danzanti ai piedi del palco, i piccoli astanti hanno mostrato di apprezzare e godere dello spettacolo; con gli occhi sgranati e ricolmi di meraviglia hanno visto sfilare ed esibirsi sul palco i loro beniamini disneyani. Momenti di visibilio generale per la comparsa di Elsa e Anna, regali sorelle protagoniste del film Frozen, insieme all’amatissimo pupazzo di neve Olaf. Mamme in piedi, telecamera alla mano, durante la romanticissima esibizione de La Bella e la Bestia (con la Milazzo nei panni di Belle in duetto con il pianista e cantante Giuseppe Ricotta).
Lode al Teatro Finocchiaro per aver dato vita ad uno spettacolo capace di coinvolgere i grandi ma sopratutto in grado di ammaliare i più piccoli, dando vita al pubblico teatrale del domani.