Elle Life Show, della compagnia Quartiatri, apre la rassegna permanente del teatro e della drammaturgia contemporanea siciliana Scena Nostra.
Rassegna permanente ed in divenire del teatro e della drammaturgia siciliana contemporanea. Liquida comunità di artisti provenienti da tutta la Sicilia, ove la creatività può far affidamento su corpose residenze artistiche liberate dall’assillo dei tempi di chiusura e apertura di stagione. Progetto d’arte teatrale che si nutrirà di collaborazioni, libertà e stimoli artistico espressivi, basati su una sana formula di remunerazione per gli artisti. Tutto ciò si propone d’essere Scena Nostra, che avrà il suo quartier generale presso lo Spazio Franco ai cantieri culturali della Zisa.
Scena Nostra aprirà le attività ufficialmente dal 2019, è si fregerà della collaborazione attiva di Latitudini, rete siciliana della drammaturgia contemporanea. Tuttavia i mesi di novembre e dicembre del 2018, vedranno sul palcoscenico ben 6 spettacoli, succosa anteprima di ciò che Scena Nostra sarà nell’avvenire. E viste le intenzioni e la direzione del progetto, si spera sia un luminoso avvenire.
Ad inaugurare Anteprima Scena Nostra, nella piovosa serata di sabato 3 novembre, il teatro canzone della compagnia Quartiatri con Elle Life Show.
Elle Life Show è una riflessione amara, impietosa e a tratti incontrovertibile sulla condizione umana fagocitata, nell’odierna società del consumo, dall’immagine, dalla superficialità e dal business. Nella rappresentazione teatrale una giovane cantautrice di belle speranze, caduta nel gorgo nero del più inesorabile mercato discografico, dello star sistem e dei talent scout.
La protagonista (l’attrice Chiara Muscato), additata semplicemente come “la ragazza”, ha una vocalità vellutata, agile e versatile. Capelli lunghi, ricci e selvaggi, una figura sinuosa, spontanea e scattante. È inoltre una talentosa della canzone, una artista vera. Sarà la vittima sacrificale di un sistema crudele che disumanizza, spersonalizza, irregimenta e spazza via ogni forma d’espressività. La creatività che sopravvive è traviata, spinta ad una disperazione melanconica ed esaltata. Sino all’annientamento, dietro un’apparenza frigida, falsa, insulsa.
A condurre la nuova esistenza della ragazza (battezzata Elle, neanche fosse un essere umano bisognoso, finalmente, d’una identità) tre Furie rabbiose e minacciose del capitalismo.
Charlie,Monique e Kittie (gli attori Dario Mangiaracina, Marcella Vaccarino e Gisella Vitrano) sono tre imprenditori e discografici, nella fattispecie il gatto, la volpe e la vipera (citando Collodi ed Esopo). Demoni tentatori ed implacabili della mercificazione a tutto tondo, di quel tramutarsi a immagine e somiglianza di un desiderio altrui sempre più famelico, stereotipato e autoreferenziale. I mostri coevi, in grado di raggirarci, cogliere la nostra sensibilità, renderci schiavi e inermi.
La scena musicale della cantante e la realtà degli imprenditori talent scout, viaggiano su due livelli di narrazione così vicini e interconessi da rimediarsi l’un l’altro di volta in volta. Come in un tragico gioco di specchi, rifrazioni straordinarie, meste e indesiderate che compongono le ombre dell’essere e del mero esistere.
Elle life Show è anche un concerto su drammaturgia, oltreché un vero e proprio dramma del nostro tempo. La regia di Dario Muratore appare attenta, accurata, precisa nel seguire una direzione. Probabilmente è la forma ultima raggiunta dalla messa in scena a non essere del tutto compiuta, l’impressione è che qualcosa non sia stato del tutto o esaustivamente esperito. Ma poco importa, Elle Life Show si lascia comprendere, e viene applaudito dall’intero Spazio Franco. Se poi si pensa che lo spettacolo ha vinto il Premio Città Laboratorio (promosso dal Comune di Palermo e dal Teatro Biondo) è bene parlare di una importante conferma.