Lo scorso venerdì sera lo store “Elisabetta Franchi” di Palermo si è trasformato in un vero e proprio palcoscenico per presentare una performance in store , ideata e curata dal direttore artistico, Luca Lo Bosco, fuori dagli schemi: ad accogliere gli spettatori le luci soffuse, tipiche della tradizione orientale e della cultura millenaria che eleva la geisha a vera e propria “donna d’arte” e taglia fuori le concezioni occidentali; d’improvviso una melodia piacevole interrompe le distrazioni dei passanti e attrae l’attenzione sulla passerella in cui le modelle si fanno spazio, con la grazia e la femminilità che distingue le donne asiatiche.
Le pettinature si fanno notare per lo stile jap dell’half-bun fermato da un paio di bacchette, conosciute come hashi nella tradizione giapponese; il trucco è reso unico dall’eyeliner, molto scuro sotto l’occhio ed allungato sulla punta, che dona allo sguardo un taglio sensuale. Il mood è replicato sulle labbra, grazie alle tonalità del rosso scarlatto che si palesano come una lacca lucida e provocante.
Gli abiti si distinguono per le rifiniture e i tessuti sontuosi, ma distinti dal rigore tipico della cultura cino-giapponese, che richiamano l’oriente in versione contemporanea: kimono rivisitati e rielaborati, appaiono svolazzanti come mini-dress in cui le stampe floreali emergono per colore e consistenza; il capo-spalla si allunga e si trasforma in un vero e proprio abito, se abbinato ad un pantalone ton sur ton; i sakura (i fiori di ciliegio, nella cultura giapponese) arricchiscono lunghi abiti regali, in cui le trasparenze diventano pudiche poiché ornate da intarsi radiosi e ultra-brillanti . Le calzature sono dei piccoli tesori che segnano il passaggio verso il mondo moderno, arricchendosi di intrecci e di dettagli deluxe, replicati anche sulle borse.
Foto: Martina Sperandeo
Trovate lo store Elisabetta Franchi in via Parisi, 10.