Si sa, la vita e i lavori odierni ci portano sempre più spesso ad assumere posture sbagliate e viziate.
Pensiamo a chi passa le giornate a studiare o a lavorare dietro ad un computer o dietro ad una scrivania,
È in forte aumento, ormai, la tendenza ad accusare dolori e fastidi alla schiena, alle spalle e alla zona cervicale.
Molto spesso, a parte i momenti di sollievo dopo aver assunto qualche antiinfiammatorio, ci si abitua ad essi e non si cerca mai un rimedio a lungo termine. Questo, senza accorgersene, potrebbe portare i muscoli ad assumere una forma sbagliata e a cronicizzare il fastidio.
A tal proposito, noi di Verve abbiamo intervistato un esperto chinesiologo che risponderà alle nostre domande.
A parlarci è il Dott. Manlio Di Marco. Nato a Palermo, classe ’86, ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze delle Attività Motorie e Sportive per la Tutela della Salute. Ha svolto la sua formazione presso l’Azienda Ospedaliera “Umberto I” di Enna come tirocinante nella riabilitazione neuro-motoria e psicomotricità, nonché presso la Clinica Panormita “Villa delle Ginestre” in merito alla valutazione posturale. Attualmente collabora, come chinesiologo clinico, con il Dott. Salvo Mistretta presso lo Studio di Osteopatia e Rieducazione Mistretta.
Manlio, puoi spiegarci chi è il chinesiologo e di cosa si occupa?
Il chinesiologo è un professionista che ha conseguito una Laurea magistrale in Scienze Motorie e che, per l’appunto, è un esperto del movimento umano sotto tutti i più svariati punti vista: sportivo, rieducativo, preventivo, amatoriale e ludico. Egli applica le proprie conoscenze scientifiche di biomeccanica, fisiologia e pedagogia del movimento per raggiungere gli obiettivi fisici che un utente si propone (es: postura, perfomance sportiva, rieducazione funzionale, potenziamento muscolare, attività fisica adattata alle disfunzioni croniche e alle disabilità genetiche ovvero post-traumatiche).
A cosa sono dovuti i frequenti dolori cervicali?
I dolori cervicali sono per lo più attribuibili ad una sofferenza delle vertebre cervicali che hanno origine dai muscoli e dalle fasce fibrose in cui sono contenuti che, infiammandosi e contraendosi, scatenano questi disturbi che si possono presentare a partire dalle vertebre cervicali, ma possono in seguito irradiarsi alla testa, agli arti o alla schiena. La cervicalgia è uno dei disturbi muscolo-scheletrici più diffusi dovuti per lo più all’adozione di posture scorrette o vita sedentaria, nonché a contratture muscolari, utilizzo frequente di smartphones, lesioni traumatiche pregresse (Eg: colpi di frusta), ernia o artrosi cervicale, infine altri fattori legati allo stress e tensioni psicologiche che si traducono in tensioni muscolari.
Perché e come si cronicizzano?
La sindrome, ad esordio in genere giovanile, coincide con le prime responsabilità di studio, lavorative o familiari, cronicizza e tra remissioni e riacutizzazioni accompagna chi ne soffre per tutta la vita. Il dolore, di norma, provoca nel muscolo una risposta: la contrazione. Un comportamento fisiologico che ha una finalità precisa: immobilizzare la zona dolente per aiutarla a guarire. Tuttavia questa risposta al dolore spesso innesca un circolo vizioso che cronicizza il problema. Questo è quanto accade a chi soffre di cd. “cervicali”: il dolore genera contrazione muscolare persistente, che a sua volta genera dolore. Interrompere questo circuito patologico deve essere il primo obiettivo delle terapie.
Ci sono delle metodologie per rimediare a questi fastidi?
Certamente. In genere, le comuni fisioterapie, i farmaci antiinfiammatori e decontratturanti, i massaggi, possono aiutare chi soffre di cervicalgia muscolo-tensiva. Tuttavia, se di natura psicosomatica hanno però dei limiti: una volta esaurita la loro azione, i disturbi tendono a recidivare. Non solo: se adottate in un momento inopportuno o in modo inadeguato alcune di queste possono avere delle conseguenze negative. È a questo proposito che subentra l’approccio chinesiologico, perché oltre ad operare direttamente sul paziente mediante un approccio globale e non solo distrettuale, aiuta il paziente ad auto-regolarsi attraverso la respirazione, la postura e l’alimentazione.
In che modo l’attività fisica può aiutarci?
È molto importante eseguire un programma di esercizi di propriocezione attiva, in modo da scongiurare possibili ricadute e future contratture. Se seguito con costanza esso può migliorare e risolvere il problema. Gli esercizi proposti hanno lo scopo di mobilizzare le vertebre cervicali e di sciogliere le tensioni accumulate durante la giornata. L’efficacia di questi movimenti risiede nella loro lentezza e nello stato di rilassatezza che ne consegue. Se eseguiti in maniera lenta e controllata possono risultare davvero molto utili per la cura dei dolori cervicali. Insieme a questi esercizi è molto importante lavorare sulla postura e sulla respirazione.
Come si svolge, generalmente, una seduta dal chinesiologo? Qual è l’approccio tecnico che preferisci adottare nei casi di dolori cervicali?
Innanzitutto, prima di svolgere qualsiasi attività con il paziente è necessaria un’attenta diagnosi con l’aiuto di Raggi X o Tac e una corretta anamnesi. Successivamente, si valuta l’approccio migliore e personalizzato in base alle condizioni cliniche del soggetto. Ecco perché mi avvalgo della collaborazione di un osteopata. Nessun chinesiologo adopererà mai tecniche controindicate o potenzialmente pericolose per la condizione clinica attuale del paziente. Nella prima parte, in collaborazione con la persona, c’è un lavoro di indagine per conoscere bene i disagi è la storia del soggetto. Una volta individuata la natura del problema da un punto di vista strutturale, si interviene sul paziente attraverso la riproduzione di specifici movimenti, che possono essere effettuati in modalità assistita, indotti quindi dal terapista, o autonoma dal paziente (Tecniche “Mezieres” e “Souchard”).
Se accusate questi dolori, cominciate a prenderne consapevolezza, migliorate la postura durante il lavoro, lo studio, la guida e anche mentre mandate messaggi con il vostro smartphone.
Cominciate a muovervi con costanza, passeggiate dopo una lunga giornata di lavoro.
Alzate sù quella testa dai libri, dal computer, dagli smartphones, dalle vostre scrivanie e dedicatevi del tempo da passare all’aria aperta. Farà bene non solo alla vostra schiena e al vostro collo, ma anche alla vostra testa!
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