Addio allo chansonnier e crooner della canzone popolare d’Oltralpe. Il mondo della canzone perde il dolce e istrionico Charles Aznavour.
Charles Aznavour, è deceduto ieri all’età di 94 anni nella sua casa delle Alpilles, sud della Francia, ove si era ritirato a seguito di una caduta la scorsa primavera. Nato in Francia, ma figlio di rifugiati politici armeni (sfuggiti al tristemente noto genocidio armeno dei Turchi tra il 1915 e il 1916), il piccolo Aznavour si vide diagnosticata una paralisi che bloccava alcune corde vocali. Una vera tragedia per il bambino, che tuttavia finì per mutarsi in una peculiarità vocale.
Charles Aznavour (aiutato dall’immensa Edith Piaf) sviluppò il canto tutto intorno a quel suo registro basso e roco, conferendogli tocchi sapienti di sincerità ed espressività.
Dapprima guardato con sospetto, a causa delle sue origini armene, dall’ambiente artistico francese ed americano, riuscì ad imporsi all’attenzione di pubblico e critica nel 1956. Accadde a Casablanca nel periodo in cui ragazzo, Aznavour si esibiva in spettacoli di Varietà nelle compagnie di giro di Pierre Roche. La reazione del pubblico, all’ingresso del giovane Charles sul palco, fu talmente partecipata da valergli il ruolo di Divo di punta.
Divenne presto un artista amatissimo, compositore apprezzato (Edith Piaf fu la prima a credere in lui in qualità di autore di chanson) e rappresentante illustre della musica popolare francese nel mondo.
Cantò dell’amore in tutte le sue forme, lo ricordano brani come
Apres l’amour,
J’ai perdu la tete,
J’en deduis que je t’aime e
Bon anniversaire. Fu il primo a cantare dell’
amore gay con la canzone
Comme ils disent. Brani celeberrimi della sua carriera sono:
La Bohème e
Que c’est triste Venise. Famosissimo anche in Italia per canzoni come
l’Istrione e
Ed io tra di voi. Ma il brano più iconico della sua carriera è sicuramente
Tous les visages de l’amour, singolo del 1974. Fu tradotto in 4 lingue (Inglese, Italiano, Spagnolo e Tedesco) e reinterpretata dallo stesso Aznavour, stavolta però con il titolo più immediato e memorabile di
SHE (
Lei, Ella, Sie). Charles Aznavour è stato l’unico cantautore della sua generazione in grado di cantare in 7 lingue.
Charles Aznavour è stato anche attore teatrale e cinematografico. Fu il protagonista nel 1960 del noir drammatico “Tirate sul pianista” del regista, simbolo della nouvelle vague francese, Francois Truffaut.
Il suo primo disco completamente americano dal titolo The World of Charles Aznavour fu inciso e dato alle stampe dall’etichetta Reprise Records fondata da Frank Sinatra. Ultima titanica impresa discografica , datata 2008, Duos raccolta di successi in duetto con star della musica internazionale di ieri e di oggi. Un album che testimonia dell’intensa semplicità di un generoso Aznavour intento a cantare in svariate lingue con artisti del calibro di Julio Iglesias, Celine Dion, Edith Piaf, Sting, Paul Hanka, Elton John, Nana Mouskouri, Placido Domingo, Johnny Hallyday, Liza Minnelli, Dean Martin, Carole King e Laura Pausini.
Aznavour è stato sposato 3 volte. Dal primo matrimonio, di breve durata, è nata la figlia Seda (oggi cantante e attrice). Il terzo matrimonio con Ulla Thorsell, cittadina svedese, gli ha dato tre figli, Katia, Misha e Nicolas. Orgoglioso delle sue origini armene e sempre attento alla situazione politica della sua terra è stato nominato ambasciatore armeno in Svizzera. Ha sempre continuato a coltivare la sua passione per la politica e il suo impegno per i diritti umani.
Un immenso artista di quelli restano nel cuore, e non si dimenticano. “Amo scrivere e cantare canzoni che mi somiglino” asseriva parlando della sua arte. Merci monsieur Aznavour, pour votre voix et sensibilité … au revoir!