L’ Amore e la Violenza invadono Roma. Tappa obbligatoria per il tour di promozione del nuovo album dei Baustelle
In un teatro prestigioso, qual è l’Auditorium Parco della Musica, va in scena L’Amore e la Violenza. Dagli esordi con “Sussidiario Illustrato della Giovinezza” (2000) i Baustelle ci hanno abituato ad una escalation di complessità che è sfociata nell’album “Fantasma” (2012).
In questo senso “L’Amore e la Violenza” è una marcia indietro per i Baustelle, ma non è un album scontato. Spazia tra molti temi attuali di cronaca, religione e società.
Vere perle, come “Betty” e “Il Vangelo di Giovanni“. Quindi, ripensandoci, non è nemmeno un passo indietro, è più propriamente, una semplificazione rispetto a “Fantasma”, un vestito “Oscenamente Pop” come lo stesso Bianconi lo ha definito.
L’orchestra lascia spazio ai Synth e ritmi più facili e immediati.
Con questo album ci ribadiscono di non volere avere a che fare con la musica attuale, perché gli anni 60-80, a loro, stanno benissimo.
I Baustelle sono molto criticati per l’ostentazione di uno stile, a detta di molti, presuntuosamente letterario e maledetto, e di una incurabile nostalgia per il passato. Ma se i risultati sono questi, possiamo dire di continuare per la loro strada.
Le citazioni sono tantissime, una su tutti “Basso e Batteria“, che inizia con le note della sigla di Sandokan. Come contraltare, i testi richiamano molti fatti dolorosi e attuali come l’immigrazione o gli sfoghi esistenziali dentro i social network.
Il “Parco della musica” è una struttura immaginifica che rende omaggio alla musica e in cui ogni musicista che si rispetti desidera suonare. Il concerto si apre con il “Vangelo di Giovanni“, tra luci ritmate in mezzo ad una strumentazione per nulla minimale, che ha bisogno di 7 musicisti per ricreare l’album dal vivo.
Il nucleo è sempre composto da Rachele Bastrighi, Francesco Bianconi e Claudio Brasini. Ma li accompagneranno per tutto il tour anche Ettore Bianconi (elettronica e tastiere), Sebastiano De Gennaro (percussioni), Alessandro Maiorino (basso), Diego Palazzo (tastiere e chitarre) e Andrea Faccioli (chitarre).
Segue “Amanda Lear“, il primo singolo estratto dall’album, per poi proseguire lungo quasi tutti i nuovi brani.
Una pausa di appena 5 minuti e si ricomincia con i brani precedenti, ormai divenuti famosissimi. “Charlie fa surf“, “Un romantico a Milano“, “Monumentale“, e tanti altri, oltre all’ immancabile “La guerra è finita“.
Se ne vanno, ma il pubblico li obbliga e tornare, suonano un inedito e poi arriva una richiesta dal fondo, “Le rane”. Loro non si fanno pregare. Certo, è davvero difficile rimanere seduti mentre i Baustelle si esibiscono.
Verso la fine è stato naturale riversarsi sulle balaustre per cantare e ballare. Questa è la musica leggera che vogliamo sentire!
Il tour proseguirà con le seguenti tappe
– 20 marzo – MILANO (Teatro degli Arcimboldi);
– 28 marzo – VENEZIA (Teatro Goldoni);
– 29 marzo – TOLMEZZO (Udine, Teatro Candoni);
– 7 aprile – TORINO (Teatro Colosseo);
– 12 aprile – GENOVA (Teatro Piazza Delle Feste /Anteprima Supernova);
– 13 aprile – MASSA (Teatro Guglielmi);
– 18 aprile – BARI (Teatro Petruzzelli);
– 19 aprile – PESCARA (Teatro Massimo);
– 21 aprile – NAPOLI (Teatro Augusteo).