Un atomo di creatività, uno di moda, uno di genialità. Cosa succede se questa molecola ad alto contenuto artistico ne incontra una di acqua?
H2O come sinonimo di vita, l’elemento da cui nasce ogni cosa e senza il quale saremmo circondati da uno sconfinato deserto. È proprio questo il concept che sta alla base della mostra “In Acqua: H2O molecole di creatività”, allestita presso le Terme di Diocleziano a Roma, all’interno dell’Aula Ottagona.
Fino al 12 giugno sarà possibile visitare questo particolarissimo incontro tra arte e moda, che è stato inaugurato il 3 maggio. In un contesto che profuma di sacralità e immediata trasparenza, saranno esposte le creazioni di grandi stilisti e di giovani designer. Il percorso espositivo, curato da Bonizza Giordani Aragno e Stefano Dominella, accoglie i visitatori con un maestoso abito-scultura che porta la firma di Enrica Borghi. La “Regina” (è questo il titolo dell’opera) è stata creata utilizzando ventimila bottiglie di plastica, un materiale leggero che si allinea perfettamente con lo spirito e il tema dell’intera mostra.
Andando avanti nella visita, sarà possibile “tuffarsi” in cinquantanni di moda raccontati attraverso più di 60 abiti e svariati accessori che portano la firma di stilisti come Laura Biagiotti, Valentino e Krizia, fino ad arrivare a un abbigliamento tecnico fortemente legato all’elemento acquatico offerto da K-Way e Stone Island.
Moltissime le proposte ispirate alla fluidità e alla limpidezza: tessuti come l’organza, con la sua naturale leggerezza,
si sposano con le tonalità pastello proposte da Giorgio Armani, con gli impermeabili di Ken Scott e ancora con le giacche-scultura di Maurizio Galante o col sandalo invisibile lavorato con il filo da pesca by Salvatore Ferragamo. Il tema marino ricorre nelle creazioni di Romeo Gigli e di Antonio Marras dove stoffe e paillettes riportano alla misteriosa profondità degli abissi e al fascino di una terra baciata dalle onde.
Non manca un occhio di riguardo per due punti molto forti e attuali: l’eco-sostenibilità, presentata dal giovane stilista Tiziano Guardini con l suoi trench ricoperti da scaglie di bambù, e la tragedia dei migranti commemorata da Gattinoni con un manifesto sartoriale intitolato “Fuocoammare”.
Anche la Marina Militare ha voluto contribuire alla realizzazione di questa particolarissima mostra, dove moda e arte in tutte le loro sfaccettature si incontrano e si scontrano come flutti spumeggianti di un mare che sa donare calma e tempesta, quiete e tormento, vita e morte.